L’undicesima sconfitta stagionale del Genoa in quel di Cagliari è stata vissuta molto male dai tifosi del Grifone che hanno accusato i giocatori di scarsa professionalità in seguito a una cena organizzata giovedì scorso che è sconfinata nelle ore piccole e in una eccessiva baldoria. Ma ricostruiamo la vicenda con precisione cronologica. Antonio Floro Flores, fresco di approdo bis sotto la Lanterna rossoblu, decide di indire una cena con tutti i compagni di squadra in un locale sul lungomare di Quarto; sono ammesse anche le mogli, la società dà il placet, serve per fare spogliatoio e per brindare al classico patto salvezza, per di più prima di una delicata quanto importante sfida come quella dell’Is Arenas.

Il gruppo risponde all’invito, la cena scivola via come da copione, ma alcuni giocatori si intrattengono un po’ troppo e secondo i tifosi genoani assumendo un comportamento non proprio professionale. “C’era tutta la squadra e la situazione è presto degenerata! Sappiamo che, a parte pochissimi casi come Marco Rossi andato a casa molto presto, la maggior parte della squadra si è intrattenuta con orari eccessivi per una squadra di calcio che deve giocare a Cagliari una partita importantissima tra poco” scrive un gruppo di tifosi il giorno dopo su Facebook. Il direttore sportivo Rino Foschi minimizza ma promette ai tifosi:

“Se fosse successo davvero sarebbe grave ma a noi risulta che sia stata una normale cena. In ogni modo la prossima volta che ne trovate uno mi venite a prendere in albergo, andiamo insieme in discoteca e se lo becchiamo vi assicuro che non indosserà più la maglia del Genoa”.

A Cagliari il Genoa perde. L’allenatore Luigi Delneri si infuria, accusa alcuni atleti di scarso attaccamento (“Matuzalem camminava in campo“), i tifosi scesi in Sardegna aspettano la squadra all’aeroporto cagliaritano per esigere lumi, da cui le parole sopra riportate di Foschi che ascolta le lamentele insieme al capitano di lungo corso Marco Rossi. Il neo-arrivato, e goleador per un giorno, Eros Pisano torna sull’argomento:

“E’ stata una normale cena, tutte le squadre le fanno. Serve a fare gruppo, a conoscersi, a creare legami tra i giocatori anche fuori dal campo. Se oggi si vinceva di questa serata non si sarebbe parlato, credo che sia solo un alibi”.

La società tuttavia vuole vederci chiaro e oggi ha comunicato di essere arrivata alla conclusione delle indagini interne. Cena fu, ma anche dopo-cena sopra le righe, da cui multe per molti:

“Il Genoa Cfc rende noto che a seguito degli accertamenti effettuati in merito alla violazione del regolamento interno da parte di propri Tesserati, in occasione di una cena svoltasi giovedì scorso, sono state comminate sanzioni pecuniarie a carico degli stessi. La Società comunica che l’importo delle multe elargite, in aggiunta a un contributo della stessa, sarà devoluto a favore della famiglia di Matteo, un bambino bisognoso di cure, oltre che ad altre iniziative di carattere benefico. I componenti della squadra inoltre desiderano rivolgere le proprie scuse alla Società e ai propri Sostenitori per il comportamento tenuto nella circostanza, assicurando che in futuro non si ripeteranno episodi del genere”.

Per salvarsi occorre che tutte le parti si assumano le proprie responsabilità: domenica al Ferraris arriva il Catania, i soli 17 punti in graduatoria (quanti ne avrebbe il Siena senza penalizzazioni) impongono irreprensibilità. Il Genoa è a un bivio.

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ultimo aggiornamento: 15-01-2013


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