Aurelio Andreazzoli è il nuovo allenatore della Roma, dopo l’esonero di Zdenek Zeman a seguito della sconfitta di ieri sera dei giallorossi per 2-4 contro il Cagliari, maturata davanti ai propri tifosi.

Nonostante il nome di Andreazzoli sia praticamente sconosciuto al grande pubblico, il 59enne allenatore, nato a Massa Carrara il 5 novembre 1953, frequenta l’ambiente Roma da un bel po’ di anni. Andreazzoli, infatti, lavora nello staff tecnico della società giallorossa fin dai tempi di Luciano Spalletti. Con l’allenatore toscano, oggi alla guida dello Zenit S. Pietroburgo, Andreazzoli ha vissuto anche l’esperienza all’Udinese.

Insieme a Luciano Spalletti, il compito di Aurelio Andreazzoli è stato quello di studiare le caratteristiche tecnico-tattiche delle squadre avversarie. Il neo-allenatore della Roma ha continuato a lavorare nel club giallorosso anche insieme a Luis Enrique e a Vincenzo Montella.

Aurelio Andreazzoli non è alla prima esperienza come allenatore a tutti gli effetti. La sua prima da tecnico avvenne sulla panchina della Massese, durante la stagione 1995/96. E’ preferibile che i romanisti non vengano a conoscenza dell’epilogo di quell’esperienza: la Massese, infatti, fu retrocessa al termine dei play-out.

Il suo nome venne fuori anche l’anno scorso durante la tribolata gestione Luis Enrique: in quel caso, però, il “traghettatore” non fu necessario e l’allenatore spagnolo restò sulla panchina giallorossa fino al termine della stagione.

Andando ancora più a ritroso nel tempo, Andreazzoli iniziò la sua carriera in seconda categoria, con l’Ortonovese, nel doppio ruolo di giocatore e allenatore. Successivamente, l’allenatore iniziò a lavorare delle giovanili della Fiorentina. Dopo la già citata esperienza fallimentare nella Massese, avvenne il fruttuoso incontro con Luciano Spalletti.

Al contrario di Zeman, non particolarmente apprezzato da qualche calciatore di cui è superfluo fare il nome, Andreazzoli sembra nutrire grande stima tra i giocatori della Roma. Uno fra tutti è Rodrigo Taddei: il calciatore brasiliano, in onore del neo-allenatore, inventò addirittura una giocata, mostrata durante una partita di Champions League nel 2006, nella fattispecie, una finta alla quale diede il nome, appunto, di Aurelio.

Proprio il bel rapporto già esistente tra Aurelio Andreazzoli e i giocatori della Roma (in una precedente intervista, Andreazzoli spese belle parole nei confronti di Francesco Totti e Daniele De Rossi), potrebbe essere alla base della decisione della società di scegliere l’allenatore massese come traghettatore. Il ripristino di un ambiente sereno è probabilmente la priorità maggiore in questo difficile periodo per la Roma.

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ultimo aggiornamento: 02-02-2013


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