Sulla partita abbiamo detto più o meno tutto quello che c’era da dire. Napoli – Juventus è finita 1-1, qui c’è il video con gli highlights, lo scontro Cavani – Chiellini chiusosi con una stretta di mano e le bizzarre lamentazioni di Mazzarri, ma “fuori dal campo” è successo molto altro. Nessuna bella notizia. Già giovedì sera all’arrivo della Juventus a Napoli se n’erano viste di tutti i colori. Traffico paralizzato, mezzo “senza loghi” per non dare nell’occhio, scorta della Polizia con diverse camionette ed insieme ai tifosi della Juventus che accoglievano la squadra anche un gruppo di agguerriti tifosi del Napoli.

Fin lì si rimane nel folclore, qualche petardo (anche nella notte per cercare, invano, di disturbare il sonno dei “nemici”), qualche coro. Ci sarebbe anche da dire che senza l’imponente schieramento di forze dell’ordine la situazione sarebbe potuta degenerare. La dimostrazione è arriva nella serata di ieri. Il bus della Juve si muove dall’albergo e il viaggio dei bianconeri diventa un travaglio. Lanci di uova ed insulti (e fin qui…), ma anche sassi contro i vetri che vengono presi anche a “colpi di casco”. Servono i lacrimogeni per disperdere la folla.

Alla fine un grosso sasso fa andare in frantumi un finestrino del bus, quello in corrispondenza del posto occupato da Asamoah, senza conseguenze per gli occupanti. L’ingresso del pullman negli spogliatoi del San Paolo si svolge fra due ali di folla in rivolta, trattenute a stento dalle forze dell’ordine. Si utilizzano tonnellate di inchiostro per condannare questo o quel coro spiacevole ed irrispettoso, multe più o meno salate vengono elevate in capo alle società per canti dei tifosi che (piaccia o non piaccia) non sono certamente una novità ed appartengono da decenni a tutti gli stadi italiani anche se alcuni sembrano sentirli per la prima volta (ed in maniera “selettiva”), ma qui siamo di fronte ad un’aggressione organizzata e premeditata al pullman di una squadra avversaria e i media fanno la corsa a minimizzare. Si dice “per fortuna non è successo nulla di grave“, già, per fortuna. Non certo per merito di qualcuno che non sia la Polizia.

Anche la serata del migliaio di tifosi ospiti juventini è stata piuttosto agitata. Punti di raccolta organizzati, pullman dei tifosi tenuti a distanza dallo Stadio per organizzare la scorta soltanto a partita iniziata. Già perché la Polizia non vuole prendersi la responsabilità di far entrare i tifosi ospiti durante l’afflusso di quelli di casa, una circostanza che naturalmente irrita i tifosi che dopo un lungo viaggio non posso assistere al match per cui hanno anche pagato il biglietto. L’attesa non placa i facinorosi, anche i mezzi che trasportavano i tifosi sono stati danneggiati da sassi lanciati da “tifosi” del Napoli poco interessati al match. Secondo quanto riferito da Gianni Balzarini su Mediaset Premium il settore ospiti, bardato attorno ad una imponente rete di “contenimento”, si andava riempiendo soltanto nel momento del gol di Chiellini.

Non è tutto, un gruppo di ultras juventini, sceso proprio dal bus con il vetro sfondato, ha approfittato della confusione per vandalizzare delle auto, una di queste è stata data alle fiamme. Guerriglia, priva di senso.

Intanto all’interno dello Stadio nemmeno la partita distraeva gli incivili: tifosi del Napoli hanno deciso di prendere di mira il gruppo di juventini, piazzati al livello inferiore, con bottigliette piene di urina e bicchieri di carta che contenevano feci. Il tutto senza che alcuno steward o poliziotto potesse fare nulla. Nel frattanto qualche simpaticone esponeva uno stendardo con il “-39” che indica il “-39 juventini” morti nella strage dell’Heysel. A fine partita la consueta attesa oltre alla mezzanotte, quasi due ore dal fischio finale, per assicurare che non ci fosse un contatto all’esterno del San Paolo e consentire ai tifosi ospiti di uscire.

Riassumendo abbiamo assistito all’assalto del pullman della Juventus con sassi che hanno sfondato un vetro, i tifosi della Juve sono stati tenuti lontani dallo Stadio fino a partita inoltrata per “problemi di ordine pubblico” e alcuni di loro hanno approfittato della confusione per dar fuoco ad un’automobile, c’è stato un simpatico lancio di piscio sui tifosi e lo stendardo dell’Heysel.

Dov’è finita la retorica della civiltà negli stadi? I tifosi avversari fianco a fianco? Qui parliamo della necessità di uno schieramento di Polizia da record per consentire al bus che trasporta i giocatori avversari di raggiungere lo stadio. Possibile che possa sparire dalle cronache?

Fa paura la dichiarazione di Barzagli a Sky Sport una volta arrivato al San Paolo:

E’ inutile stare a raccontare, è bene pensare alla partita. Non è stato sicuramente un viaggio tranquillo, però, insomma, era messo anche un po’ in preventivo.

Lo si sapeva. I giocatori “se lo aspettavano”. Come commentare?

Da segnalare le scuse di Bigon a Marotta dopo l’episodio e l’offerta del presidente De Laurentiis: lasciare il pullman del Napoli alla Juventus per raggiungere l’aeroporto di Capodichino. Non ci sarebbe stata male anche una dichiarazione pubblica di condanna da parte dei dirigenti del Napoli, bastava anche una cosa tipo “prendere a sassate il pullman degli avversari non si fa“. Magari domani.

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ultimo aggiornamento: 02-03-2013


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