C’è modo e modo di far cassa per poter reinvestire su singoli calciatori di tasso qualitativo superiore. Il primo è fare mucchio, ovvero cedere un nugolo di giocatori dal discreto valore commerciale, sostituirli con giovani e low-cost più il top player di turno. Il secondo concedersi ad almeno una cessione eccellente, ma che sia eccellente davvero sotto il punto di vista finanziario. Ecco la Juventus pare presa tra questi due fuochi. La prima ipotesi è considerata verosimilmente più complicata perché prevederebbe comunque di andare a intaccare una parte consistente di un gruppo vincente, oltre che per le oggettive difficoltà strategiche di Marotta quando è ora di andare e vendere bene per monetizzare.

In ogni caso, dovesse essere questa la strada allora nel nugolo bisogna preventivare i nomi di Quagliarella, Matri, De Ceglie, Padoin, forse Caceres e Marrone. Perché ciò che serve per arrivare ai Suarez o Jovetic di turno è davvero tanto tra cartellino e ingaggi più bonus.

La seconda strada oggi viene tradotta dai media con il nome di Arturo Vidal. A ragion veduta, va detto. Già solo perché il Bayern Monaco ha effettivamente inoltrato la sua prima offerta ufficiale per il centrocampista cileno. Però nelle ultime ore prende quota anche la candidatura di un altro calciatore bianconero molto ambito all’estero, non più in Spagna come un tempo ma adesso soprattutto in Germania e ancor più in Inghilterra.

Si tratta di Giorgio Chiellini, uno dei “soldati” di Antonio Conte, ma non così incedibile come potrebbe apparire. È evidente che per certi versi il tecnico bianconero rinuncerebbe mal volentieri al suo centrale, ma le recidive fisiche e il costo fuori mercato che qualche club (Chelsea se va Mourinho, Manchester City anche subito) sarebbe pronto a mettere sul piatto fanno riflettere. E non casualmente una delle condizioni eventuali poste da Conte esiste già e porta il nome di Angelo Ogbonna.

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