Alessandro Del Piero, ieri nuovamente protagonista con il Sydney Fc, è stato intervistato da Il Corriere dello Sport e al quotidiano romano ha parlato di molti temi: dalla sua carriera, al momento del calcio italiano, passando ovviamente dalla ‘sua’ Juventus e da alcuni commenti sui principali protagonisti in campo del calcio nostrano.
Rispetto al passato recente e all’addio alla maglia bianconera, l’ex capitano della Signora ha raccontato di sentire ancora l’affetto dei tifosi e ha svelato di essere pronto a tornare ad allenarsi a Torino proprio per riallacciare, quantomeno fisicamente, i rapporti con la Juve:

Non nego che l’affetto della gente continui a sorprendermi ogni giorno. E mi rende felice. E poi mi piacerebbe ritrovare un po’ di contatto fisico con i miei tifosi, in Italia. Sarebbe bello trascorrere un periodo lì, con la mia squadra, magari per la preparazione estiva.

Del Piero ha quindi ribadito che per quanto lo riguarda di sicuro “non avrei mai lasciato i tifosi bianconeri”; in seguito ha comunque precisato che la lontananza dal suo Paese è stata in qualche modo mitigata dall’affetto con il quale gli australiani lo hanno accolto. E non solo:

L’Italia è il mio Paese, mi manca, ma non vivo il trauma del distacco perché in Australia sto bene, e perché so che tornerò. Quello che non mi manca è una certa aggressività e maleducazione che purtroppo trovo molto diffusa non solo ma anche nel mondo del calcio, che poi è il mio mondo. Qui mi hanno accolto con grande entusiasmo e passione, c’è grande voglia di calcio e in generale c’è grande rispetto e amore per lo sport e per i suoi campioni.

Quindi sulla Juventus, che lo ha lanciato, acclamato, condotto sulle vette nazionali e internazionali e infine salutato in anticipo rispetto alla fine della sua carriera:



Le foto di Western Sydney – Sydney Fc 1-1 (Del Piero, Cole)

Le foto di Western Sydney - Sydney Fc 1-1 (Del Piero, Cole)
Le foto di Western Sydney - Sydney Fc 1-1 (Del Piero, Cole)
Le foto di Western Sydney - Sydney Fc 1-1 (Del Piero, Cole)
Le foto di Western Sydney - Sydney Fc 1-1 (Del Piero, Cole)

E’ una squadra che ha dimostrato di saper andare oltre le aspettative, fin dall’anno scorso, quando abbiamo vinto lo scudetto. Riguardo spesso le immagini dell’ultima gara contro l’Atalanta, perché spesso le rimandano in onda. Ma non ho bisogno di rivederle per ripensare a quello che ho provato, quello che i tifosi mi hanno regalato. Qualcosa che va oltre tutto: i goal, le vittorie, vale più di tutto.

Del Piero nel corso dell’intervista ha ostentato serenità e ha ribadito che, giorno dopo giorno, “mi convinco che, per me e per la mia famiglia, ho fatto la scelta giusta“. Impossibile non chiedergli della sua maglia numero 10, che la società bianconera ha deciso di non ritirare ma anche di non assegnare in questa stagione:

Ho sempre detto quello che penso: ritengo giusto che un bimbo oggi possa sognare di indossare quella maglia domani. Come ho fatto io, come hanno fatto altri prima di me. E mi auguro che qualcuno che lo meriti possa realizzare quel sogno. Sono sicuro che quando sarà il momento giusto, tutto questo accadrà.

Infine i commenti su alcuni suoi colleghi. Tra i nomi nuovi sui cui interrogare l’ex numero 10 bianconero c’è anche quello di Pogba, al quale ha augurato “che si conservi come me lo raccontano, è un grande talento”. Più diplomatico il giudizio su Anelka, finora fantasma della Juventus:

Non voglio giudicare l’arrivo di Anelka. Spero che faccia tanti goal per la Juventus.

Infine su Francesco Totti, bandiera della Roma, verso il quale prova ammirazione e il cui percorso professionale viene spesso associato a quello di Pinturicchio:

La misura del valore di un giocatore si valuta anche dal valore dei suoi avversari. Lui lo è stato, per me. Un grande avversario e un grande compagno. Tra di noi c’è una stima che va oltre il campo, oltre le nostre storie personali. Chi ama il calcio non può non apprezzare uno come lui.

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ultimo aggiornamento: 24-03-2013


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