Ci sono volute più di 30 partite e 4 esoneri, alla fine il Palermo sembra aver trovato la chiave di lettura di questa complicata stagione, fin qui restiamo nell’ambito delle considerazioni sportive. Lo stesso periodo di tempo è quello di cui ha avuto bisogno Maurizio Zamparini per capire che forse buona parte dei patemi creati ai suoi tifosi erano generati dalla sua gestione a dir poco compulsiva, una tale ammissione di colpe potrebbe avere dello straordinario se non fossimo quasi sicuri che il presidente rosanero alla prima occasione utile cadrà nei suoi soliti errori. Il Palermo ha vinto le ultime due sfide in campionato, contro Roma e Sampdoria, e inaspettatamente ha ricominciato a sperare nella salvezza: l’autore di questo piccolo miracolo è soltanto Giuseppe Sannino.

Esonerato con troppa fretta dopo tre giornate, l’ex allenatore del Siena è stato richiamato in fretta e furia dopo che prima di lui avevano provato a trovare il bandolo della matassa Gasperini e Malesani, senza successo. La prima partita del suo secondo mandato è stata contro il Milan al San Siro, è arrivata una prevedibile sconfitta, poi le vittorie contro i giallorossi in casa e contro i blucerchiati lontano dal Barbera, sei punti che hanno riportato i siciliani al terzultimo posto in classifica, a braccetto con Siena e Genoa. La squadra sembra rigenerata e non poteva non accorgersene Zamparini che in un’intervista a Radio Kiss Kiss non ha avuto problemi ad ammettere i suoi errori e a dichiarare fiducia incondizionata all’allenatore campano che confermerebbe anche in caso di retrocessione:

Ho sbagliato ad esonerare Sannino dopo tre domeniche e non aspettare, avevo giudicato sbagliato il suo tipo di lavoro ed il suo impatto con l’ambiente di Palermo. Quando sbaglio lo faccio in buonafede e lo dico sempre, perché anche gli errori aumentano le nostre consapevolezze. Adesso i giocatori giocano in undici senza individualismi, il tecnico ha riportato quei valori che poi sono l’essenza dello sport. Dovessimo andare in B, Sannino verrebbe confermato. Ringrazio anche il Napoli ed i napoletani per il risultato di domenica sera. Ora dobbiamo credere alla salvezza perché stiamo meglio delle altre anche dal punto di vista fisico.

Al coro di complimenti per Sannino si aggiunge anche colui che lo ha portato in Sicilia, Giorgio Perinetti ha preso lo stesso aereo dell’allenatore e dopo l’ottima stagione a Siena hanno accettato la scommessa di Zamparini. Anche per lui le fortune sono state alterne, il direttore sportivo si era dimesso con l’arrivo di Lo Monaco per poi accettare di tornare in seguito alle dimissioni di quest’ultimo. Partecipa alla presentazione di Malesani, assiste al secondo tentativo di Gasperini, per poi convincere Zamparini a tornare sui suoi passi richiamando Sannino, il migliore a suo modo di vedere:

Con tutto il rispetto per gli allenatori che si sono avvicendati in questa stagione a Palermo, quello che aveva meglio capito i problemi della squadra era Sannino. Dopo aver fatto l’impresa a Genova, speravamo che il Napoli potesse imporsi sul Genoa. Siamo tre squadre a lottare per la salvezza, e noi lo faremo fino alla fine, lavoreremo e miglioreremo ancor di più sotto l’aspetto tattico. Palermo – Bologna? È la partita più difficile, in più l’orario non ci aiuterà ma speriamo che riusciremo a superare tutte queste difficoltà.

I risultati di queste ultime settimane sono sicuramente incoraggianti, ma la vittoria migliore per Sannino è quella di essere riuscito a ricompattare un ambiente che ormai sembrava scoppiato. I giocatori in campo finalmente giocano da squadra, il pubblico è tornato a far sentire la sua vicinanza alla squadre e anche Perinetti e Zamparini sembrano essere finalmente d’accordo su tutto. La salvezza resta sempre un’impresa, ma rispetto ad appena due settimane fa adesso crederci non è un’eresia.

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interviste maurizio zamparini Palermo

ultimo aggiornamento: 08-04-2013


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