Si è scatenata una caccia all’uomo dopo il fischio finale del derby siciliano tra Catania e Palermo, terminato 1-1 con pareggio di Ilicic all’ultimo secondo (in realtà il recupero era già terminato e forse per questo motivo i giocatori del Catania hanno inscenato una rabbiosa protesta). Tutti contro tutti, una corrida violenta con spinte e 20 secondi in cui il portiere del Catania, Mariano Andujar, prende ripetutamente a pugni Barreto. Il numero uno argentino ha scatenato la propria rabbia dopo una testata del centrocampista paraguaiano.

Andujar, a quel punto, si è scagliato contro l’avversario trascinandolo a terra e iniziando a sferrargli qualche pugno all’altezza della pancia prima di essere bloccato da compagni e calciatori palermitani. Inevitabile l’espulsione comminata dall’arbitro Mazzoleni ad Andujar, il cui gesto ha dato il là ad un parapiglia che ha visto protagonisti anche componenti delle due panchine. Una reazione spropositata in un derby ad alta tensione in campo, che sicuramente costerà caro all’estremo difensore argentino degli etnei. A fine partita il tecnico del Catania, Rolando Maran, dopo aver analizzato con molti rimpianti la gara, giustifica il suo calciatore tirando in ballo la tensione di fine partita:

“Pensavamo di avere la vittoria in tasca dopo una partita che abbiamo giocato con l’intensità giusta. I tre punti sono scappati via negli ultimi secondi, è un peccato perché per noi era una vittoria importante, arrivata dopo una bella prestazione. Il pareggio ci va stretto. Ci tenevamo molto anche perché stavamo lottando ancora per entrare in Europa. C’erano molte motivazioni, era un derby e potevamo superare il record di punti del Catania in Serie A. Andujar? Si è scusato con gli avversari, Mariano è un bravo ragazzo, ma a volte l’adrenalina fa fare brutti scherzi”.

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ultimo aggiornamento: 22-04-2013


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