Sabato sera, allo Stadio Adriatico di Pescara, il Napoli ha due missioni: vincere contro i biancoazzurri padroni di casa, sia per consolidare il secondo posto, che significherebbe accesso diretto alla prossima edizione della Champions League, sia per rimandare la festa scudetto della Juventus di una settimana.

Per il portiere dei partenopei, Morgan De Sanctis, però, questa partita assume anche un altro significato, che lo riguarda personalmente. De Sanctis, infatti, deve proprio al Pescara, il suo debutto nel calcio professionistico, quando, contro il Venezia, da portiere della formazione Primavera, si presentò, parando un rigore a Christian Vieri.

Queste sono state le sue principali dichiarazioni a riguardo:

Fa piacere giocare all’Adriatico, sarà emozionante. Ho lasciato il Pescara nel 1997. Ci torno con tanto entusiasmo, ho iniziato lì a giocare, ho tanti amici. Ho fatto tutta la trafila nel settore giovanile, ho trascorso tre anni belli.

Tornando alla lotta per la Champions League, il portiere 36enne vuole ulteriormente blindare il secondo posto:

Abbiamo bisogno di nove punti e bisognerebbe conquistarli prima dell’ultima giornata contro la Roma, altra trasferta delicata. La vittoria con il Cagliari è stata fondamentale perché era una giornata in cui dovevamo ampliare il margine sulla terza. E’ successo, ma non dobbiamo abbassare la guardia. C’è grande entusiasmo, ma noi pensiamo soltanto alla partita. Ci saranno delle insidie sabato e noi cercheremo di essere attenti.

Riguardo anche alla lotta scudetto con la Juventus, De Sanctis l’ha praticamente definita chiusa, affermando indirettamente che il Napoli ha fatto tutto il possibile:

E’ vero, ci abbiamo creduto. Avevamo lo scontro diretto al San Paolo che non è andato come tutti volevamo: bisognava vincere e non ci siamo riusciti. Dopo lo scontro diretto, la Juve ha vinto sei partite di file conquistando 18 punti, noi solo 13, quindi i bianconeri hanno meritato la vittoria del campionato.

De Sanctis ha anche espresso il suo punto di vista riguardo il futuro professionale dell’allenatore Walter Mazzarri e di Edinson Cavani:

Loro hanno meno bisogno di certi consigli, sono abituati a questa piazza e sanno entrambi che vale la pena di rimanere in questo ambiente finché c’è l’entusiasmo e la reciprocità nello star bene.

De Sanctis ha anche parlato di Mattia Perin, il portiere del Pescara che in molti hanno indicato come suo erede al Napoli:

Per essere il portiere del Napoli bisogna avere già un curriculum importante e sostenere le pressioni di una piazza particolare. Parlando con molti miei colleghi, vedo che parecchi non hanno la personalità per giocare a Napoli.

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