Mentre a Vinovo il martello Antonio Conte tiene la squadra sulla corda in vista della partita di domenica contro il Palermo (lo scudetto non è ormai in dubbio ma la Juve a questo punto vuole chiudere col record di punti, 92, neanche la corazzata di Capello riuscì a farne tanti), nella stanza dei bottoni di Corso Galileo Ferraris si lavora alacremente per fissare le strategie di mercato. La dirigenza è d’accordo con l’allenatore, la proprietà ha fissato il budget, ora toccherà a Giuseppe Marotta (con l’aiuto dei vari Paratici, Nedved e, perché no, Raiola) arrivare sino in fondo alle trattative più importanti, lavoro spesso non riuscito al direttore generale della Vecchia Signora, a volte abile a fiutare l’affare ma incapace di condurlo il porto.

Insomma, tre mesi (se non quattro) di tempo per costruire una squadra capace di puntare alla Champions League non sono pochi, vedremo se le voci che si rincorrono in questi giorni avranno un seguito concreto. Alla Juve serve assolutamente un difensore, un esterno di fascia destra e un centrocampista centrale (oltre a Poli già opzionato, potrebbe spostarsi in mezzo Asamoah se dovesse arrivare Lulic dalla Lazio), mentre merita un discorso a parte il capitolo inerente agli attaccanti. L’intenzione è quella di creare un reparto esplosivo e le indicazioni per il momento fanno sognare il popolo bianconero: cinque vere e proprie stelle, intercambiabili, un’idea ambiziosa che porterebbe all’addio di Matri, Quagliarella e Giovinco.

Vediamo dunque da chi potrebbe essere formato l’attacco a cinque bocche di fuoco della Juve stagione 2013/2014:

Mirko Vucinic – L’unico intoccabile. Non ha così tanto mercato, è legato all’ambiente e in due anni ha spesso tolto le castagne dal fuoco. Il giocatore più talentuoso della rosa, seppur a corrente alterna, una freccia velenosa che Conte sa scoccare all’occorrenza: per il tecnico salentino è l’unico davvero intoccabile tra i quattro attualmente nella rosa.

Fernando Llorente – Anche per il basco è già tutto definito. Preso a zero dal gennaio scorso, l’unica incognita inerente il biondo di Pamplona è la condizione fisica, impiegato col contagocce da Bielsa nell’Athletic Bilbao per la sua volontà di non rinnovare e accettare la corte della Juve. Prima punta teoricamente esplosiva, il classico terminale offensivo dalla caratteristiche moderne.

Zlatan Ibrahimovic – Non passa giorno senza che aumentino gli indizi che conducono lo svedese dritto dritto da Parigi a Torino. “Lo accoglieremmo a braccia aperte, è un campione che ha vinto sempre ovunque è andato” è l’ultimo virgolettato firmato da Marchisio. Le intenzioni sono chiare: Ibra vuole la Juve, lo spogliatoio ha dato il benestare, Raiola tallona il Paris Saint Germain. Anche sulla sirena ma l’impressione è che alla fine si farà.

Gonzalo Higuain – L’anno passato fu dichiarato incedibile per volere di Mourinho, quest’anno invece l’argentino è ufficialmente sul mercato. Ghiotta l’occasione per la Juve che martedì era al Bernabeu proprio per gettare le basi per l’operazione: stretta di mano col giocatore a 4 milioni l’anno, primo accordo con le merengues per il suo cartellino sulla base di una cifra tra i 20 e i 25 milioni di euro. Se Marotta insiste non gli scappa.

Alessandro Diamanti – Pallino di Conte. Per il genietto del Bologna è l’ultima chiamata di una carriera strana e comunque in costante ascesa. Niente Jovetic o Suarez, il giocatore capace di scardinare le difese è stato individuato nel fantasista pratese: prima titubava, ora si sarebbe deciso. Resta da capire formula e dettagli, la prima indiscrezione racconta di una telefonata di Conte a Diamanti: “Per te ho pronto un futuro nel ruolo di Pirlo, ora però ci servi davanti“.

Vucinic, Llorente, Ibrahimovic, Higuain, Diamanti: è solo fantamercato?

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