L’indiscrezione diffusasi nella giornata di ieri sulle colonne del Teleghraph oggi è diventata una notizia ufficiale, e che notizia! Sir Alex Ferguson va in pensione e lascerà dunque la panchina del Manchester United dopo 26 anni di successi che lo hanno trasformato in leggenda: domenica prossima ultima passerella all’Old Trafford contro la Swansea, il 19 maggio il commiato dalla Premier League sul campo del West Bromwich Albion, quindi il vincente tecnico scozzese prenderà posto in ufficio dove svolgerà ruoli di primo piano nel consiglio direttivo del club oltre a diventare ambasciatore nel mondo dei Red Devils. Questo l’annuncio apparso in mattinata sul sito ufficiale dello United:

“E’ il momento giusto per una decisione molto difficile. Per me era importante lasciare la struttura nelle migliori e più forti condizioni possibili. La qualità della rosa che ha appena vinto il campionato e la sua età media garantiscono altri successi negli anni a venire. Abbiamo un centro di allenamento molto efficiente, tra i migliori al mondo. Sono felice e onorato di assumere il ruolo di direttore e ambasciatore del club nel mondo, non vedo l’ora di cominciare. Devo ringraziare la mia famiglia, per l’amore e sostegno. Mia moglie Cathy è stata una figura essenziale durante tutta la mia carriera”.

Nato e cresciuto in un sobborgo di Glasgow nel 1941 da una famiglia operaia, Alex sin da piccolo manifestò scarse attitudini per gli studi e grande amore verso il football; fa diversi lavoretti mentre gioca a calcio come discreto attaccante (St.Johnstone, Falkirk, Dunfermline, Rangers), ma agli inizi degli anni ’70 decide di lasciare per seguire dei corsi per diventare allenatore: comincia l’East Stringshire, continua l’ascesa col Saint Mirren, si consacra a livello europeo con l’Aberdeen che spadroneggia in Scozia e che riesce anche a vincere una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Europea. E’ il 1986 quando arriva la chiamata del Manchester United che con lui vince tutto: 13 Premier League e 19 tra Fa Cup, League Cup e Community Shield; e ancora, in campo internazionale, 2 Champions (con annesse 2 Intercontinentali), 1 Coppa delle Coppe e 1 Supercoppa Europea.

Quasi 10mila giorni sempre sulla stessa panchina, il suo è un record nella storia dei Red Devils (secondo a livello mondiale, dietro solo a Guy Roux che ha guidato l’Auxerre per 44 anni), la quasi trentennale storia d’amore tra lo scozzese e i diavoli rossi è giunta al capolinea. Nessun divorzio, solo (per così dire) un cambio di mansioni, però farà sicuramente specie vedere a bordo campo all’Old Trafford un allenatore diverso da lui: e a proposito, chi gli succederà? I bookmaker danno favorito David Moyes, attuale manager dell’Everton (e non da ieri visto che guida i Toffies da 11 anni), ma occhio al ritorno di José Mourinho che pare stia mandando all’aria il suo ritorno al Chelsea per divergenze sullo staff tecnico e per una clausola di rescissione (che i Blues dovrebbero pagare al Real) ritenuta troppo alta da Abramovich. In ogni modo, chiunque sia il sostituto di Sir Alex Ferguson avrà un arduo compito: non sarà semplice rimpiazzare uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio.

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ultimo aggiornamento: 08-05-2013


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