Nasser Al-Khelaifi, presidente del Psg, ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport in particolare in merito al futuro di Carlo Ancelotti. Lo sceicco ha ricordato che l’allenatore italiano ha un contratto che lo lega alla società francese fino al 2014 e che tale accordo è quindi da considerarsi “valido al 100% per il prossimo anno”. Quando gli è stato fatto notare che l’ex tecnico di Juventus, Milan e Chelsea nei giorni scorsi a proposito delle possibilità della sua permanenza in Francia non è andato oltre il 50% evidentemente non convinto da alcune situazioni che si sono create nel corso della presente stagione (probabili i riferimenti alle gare perse contro Nizza e Rennes, dopo le quali Ancelotti si sarebbe sentito poco appoggiato dalla società), ha spiegato:

Carlo è uno dei migliori allenatori al mondo. Per me forse il migliore, lo stimo e lo rispetto profondamente. Ha dato molto al club. Poi è ovvio che gli allenatori siano sotto pressione, come noi presidenti. Ma non ho mai avuto problemi con lui. L’ho sempre sostenuto e lo farò finché resta. Non c’è bisogno di chiarire nulla, ci parliamo direttamente.

Poco dopo, ha chiarito il suo punto di vista in merito al tema dell’eventuale rinnovo del contratto:

È un contratto di due anni e mezzo. Non capisco perché, a stagione in corso, dovrei proporgli, che ne so, 7 anni in più. È meglio focalizzarsi sul progetto, sugli obiettivi. Finora non abbiamo mai parlato di rinnovo. C’è tempo. Domenica, visto che la nostra stagione finisce, ne parliamo insieme.

La dichiarazione che però ha assunto maggiore rilevanza agli occhi di tutti è un’altra. Alla domanda secca “Sarebbe un problema se le chiedesse di andarsene?” l’imprenditore qatariota ha risposto con un emblematico “Non sarebbe un problema”.

A Madrid prendono nota.

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Rassegna stampa 17 maggio 2013: prime pagine di Gazzetta, Corriere e Tuttosport

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