Mezzo derby di mercato tra Milan e Inter per un obiettivo sensibile, ma molto complicato, come il 24enne Micah Richards del Manchester City. Si tratta di un profilo prettamente difensivo, che la stragrande maggioranza del pubblico ha visto all’opera principalmente da esterno destro di difesa pur nascendo mediano e giocare distintamente anche da centrale difensivo: un vero e proprio talento che agli inizi della sua carriera aveva bruciato le tappe fino a diventare il più giovane difensore mai convocato nella nazionale maggiore inglese.

Poi qualche problema fisico (talmente seri e ripetuti da far temere il peggio), alcune incomprensioni con Mancini e un carattere non semplice lo hanno in parte ridimensionato pur non togliendolo dai taccuini dei club più importanti, tra cui alcuni tra quelli italiani.

Le news che riguardano la prossima sessione di mercato danno il calciatore in possibile uscita da Manchester nell’economia del rinnovamento che verrà operato con l’ormai ex Malaga Pellegrini: Richards vuole rinnovo contrattuale e più garanzie, oppure appunto la cessione che alla società inglese può fruttare almeno 12 milioni di euro contro le noccioline date a suo tempo all’Oldham Athletic per prelevarlo ad appena 16 anni. In questo quadro va inserito l’interesse dell’Inter che lo vedrebbe e impiegherebbe come “nuovo Maicon” (lui è molto più difensore, però), ma gli agenti del calciatore sono piuttosto freddi rispetto alla destinazione nerazzurra ma tengono viva la pista proponendo (di fatto a zero euro) un mostro sacro come Rio Ferdinand che verrà tagliato a breve dal Manchester United.

Più interessante e intrigante invece la posizione del Milan (anche il Napoli ha sondato con speranze vicine al classico lumicino) anche perché i rossoneri hanno iniziato a muoversi soprattutto dopo che il nome del ragazzo di Birmingham è stato segnalato a Galliani da Mario Balotelli. Certamente un amico (quasi un sosia), ma soprattutto un alto valore tecnico/atletico del quale Balotelli è realmente un estimatore.

Difficile però immaginare un Milan che apra le casse per un profilo diverso da quello prospettato negli ultimi summit (cioè un difensore centrale sufficientemente esperto più un giovane garantito in Serie A tipo Astori o Ogbonna). Ma di mezzo ci potrebbe essere Mino Raiola, uno che a Galliani qualche affare ben sotto i costi di mercato lo ha fatto fare: Ibra, Robinho e in parte lo stesso Balotelli insegnano.

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