Dopo una splendida Copa America nel 2011 il gigante difensivo dell’Uruguay, Sebastian Coates, passò al Liverpool per una cifra inferiore ai 10 milioni di euro. La stessa estate in cui Antonio Conte approdò alla Juventus negando all’ex compagno Montero i suggerimenti su di lui e soprattutto su Diego Lugano.

Montero all’epoca fece un po’ da consigliere-mediatore, ma il calciatore è gestito dall’entourage di Lugano e piuttosto chi può avere parola in merito è Daniel Fonseca (che in bianconero ha portato per ben due volte Caceres): da qui le proposte inoltrate a metà prezzo, 5/6 milioni, alle sue ex squadre Napoli e Roma, entrambe a caccia di uno se non due centrali difensivi. Risposte piuttosto tiepide, ma non negative, da parte di Benitez e Garcia, che al momento hanno altre priorità prima del rush finale della settimana che porterà al fatidico 2 settembre, giorno della chiusura della sessione estiva di calciomercato.

Alto oltre un metro e novanta e dotato di tecnica sopra la media, Coates è stato anche offerto a Galliani che pareva interessato ad arrivare all’esperienza di Lugano a costo zero in vista di un rinnovamento difensivo per evitare figuracce in Europa. Ma al Milan Coates non pare interessare più di tanto: è la sua rapidità di base a preoccupare, partner non ideale di Mexes (al massimo rimpiazzo) e soprattutto troppo simile per certi versi allo scaricatissimo Acerbi che invece di spiccare il volo con la sua maglia del cuore ora si ritrova a Sassuolo senza neppure che il Milan ne detenga più una parte del cartellino.

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