Il San Mamés di Bilbao è uno stadio leggendario, da 100 anni esatti è il simbolo di quell’utopia dell’Athletic Club di costruire una squadra facendo affidamento solo sui prodotti che la terra basca offre. Una follia uno penserebbe, probabilmente lo è, ma a loro, gente con la testa dura per definizione (si pensi al caso Llorente, avrebbero potuto incassare dei soldi a gennaio, ma per principio hanno preferito rinunciarvi pur di non accontentare il giocatore e la Juventus), sembra l’unica regola possibile da seguire e non la tradirebbero per nulla al mondo. Fanno allora ancora più effetto le immagini della demolizione della Cattedrale, così è stato battezzato lo stadio che fu inaugurato nell’agosto di un secolo fa.

Ma Bilbao è anche una città che sa guardare al futuro, si pensi allo spettacolare Guggenheim, museo simbolo dell’arte moderna e della modernità progettato dallo studio d’architettura di Frank Gehry, una città che non ha paura di voltare pagina se questo serve a migliorare ancora di più la propria condizione sociale ed economica. Così nel 2010 sono iniziati i lavori del nuovo San Mamés che sorgerà dove prima c’era la zona dedicata alle fiere internazionali, guarda caso proprio a fianco al vecchio impianto. Anche i tempi di costruzione sembrano fatti appositamente per permettere al vecchio San Mamés di trasmettere il suo carattere, il suo spirito, al nuovo stadio che ne prenderà il posto. La prima pietra è stata infatti posta nel 2010, da allora i lavoro sono andati avanti con la nuova costruzione che un po’ alla volta si è letteralmente fusa con la vecchia, in attesa di poter festeggiare i 100 anni dello storico stadio.


Lo stato dei lavori a inizio luglio 2013 – © http://bilbaoenconstruccion.com

Il progetto prevedeva infatti che entro settembre 2013, i tempi saranno rispettati visto che l’apertura è programmata per il 15 settembre, fossero completati 3/4 del nuovo stadio. In pratica saranno presenti le due tribune e una curva, mentre la seconda curva sarà costruita al posto della tribuna centrale del San Mamés. La conclusione di questa seconda fase è prevista per l’inizio del 2015, soltanto allora verrà inaugurato il nuovo stadio che quando sarà ultimato potrà ospitare 53 mila spettatori, il vecchio negli ultimi tempi arrivava ad una capienza massima di 40 mila persone, mentre fino al 2015 saranno 36 mila i tifosi che avranno la fortuna di potersi accomodare sulle nuove tribune.

I lavori di demolizione del vecchio San Mamés procedono a ritmo serrato. Sono iniziati lo scorso 6 giugno, a inizio luglio era stato rimosso lo storico arco che sovrastava la tribuna centrale dal 1953. L’Athletic Bilbao ha pubblicato oggi sul suo profilo Twitter un breve ma simbolico video: oggi è stato infatti demolito il tabellone del punteggio, un pezzo di stadio che ogni tifoso finisce per amare e odiare allo stesso tempo, non fosse altro per l’importanza che ha nel corso delle partite quando gli occhi non smettono di fissarlo per controllare i minuti che passano o l’esito delle altre partite.

L’Atheltic Bilbao ha giocato quest’anno la sua ultima stagione nella Cattedrale, il 5 giugno il Club ha disputato un’amichevole contro una rappresentativa basca finita 1-0 per questi ultimi con l’ultimo gol di sempre nello stadio firmato da Alain Arroyo, calciatore che milita nel Club Deportivo Mirandés. Altrettanto importante è il primo gol nella storia del San Mamés, realizzato nel corso del torneo inaugurale che si tenne il 21 agosto del 1913 al quale erano invitati i baschi del Racing de Irún e gli inglesi dello Shepherd’s Bush, a metterlo a segno fu Rafael Moreno Aranzadi, meglio conosciuto da tutti come “Pichichi”, uno dei più grandi giocatori spagnoli di tutti i tempi, che nel corso della sua carriera non ha mai tradito i colori dell’Athetic Bilbao, quando dicevamo che i baschi sono persone con la testa dura. Addio San Mamés, lunga vita al San Mamés!

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