Aggiornamento delle 14.15 del 28/08 – Alla base della sfuriata di ieri di De Laurentiis pare ci sia dietro un cinepanettone: diretto da Neri Parenti si chiamerà Colpi di Fortuna e proprio oggi sono state girate delle scene a Castelvolturno. Ci sarà Hamsik, Insigne e Reina e ci sarebbe dovuto essere anche Higuain che, incerottato, non ha potuto prendere parte alla comparsata: da qui l’arrabbiatura del magnate cinematografico che avrebbe voluto un trattamento per la sua stella esteticamente migliore al fine di renderlo disponibile, o meglio presentabile, per il ciak.

Si dev’essere spaventato e non poco Aurelio De Laurentiis quando ieri lo hanno chiamato per dirgli che l’acquisto più costoso, la stella, la celebrità assoluta, del suo Napoli era finito con la faccia su uno scoglio durante un pomeriggio di relax in barca a Capri; ce lo immaginiamo il magnate cinematografico, preoccupato e furente, con Gonzalo Higuain prima, con tutto il mondo poi, chissà forse anche con se stesso che non vigila abbastanza sulla vita privata dei suoi costosissimi giocatori. Il giorno dopo l’ansia è passata ma non la collera, così alla sempre fedele Radio Kiss Kiss rilascia dichiarazioni di fuoco:

“Il taglio di Higuain? Non l’ho ancora incontrato. Volevo vedere questo taglio che ha riportato per poter fare causa alla Regione Campania e a Capri. Ho le scatole piene di non avere dei presidi medici di livello. Un attore o un calciatore o una persona qualunque, va in ospedale e non gli si sanno mettere neanche dei punti in un modo umano. Appena ho visto la fotografia ho detto ai miei avvocati: chiediamo 100 milioni di danni alle istituzioni da devolvere poi a chi ne ha bisogno. I politici devono avere una lezione. Il sindaco a Capri che ci sta a fare, il presidente della Regione Campania che ci sta a fare se non riescono a valorizzare le perle di bellezza che abbiamo. A Capri può arrivare una barca con un carico di bilioni con un grande personaggio, ma che figura facciamo, nemmeno in Africa”.

Delirio in stile De Laurentiis, di certo più comprensibile quando si parla di calcio giocato e dell’avvio scoppiettante degli azzurri:

“Bisogna stare con i piedi per terra perché non ci si può esaltare per una partita soltanto, seppur ben giocata come quella contro il Bologna. Se il buongiorno si vede dal mattino, allora possiamo stare tranquilli. Abbiamo un allenatore che ha rivoluzionato la squadra e si vede un gioco che diverte i tifosi. Chievo? Benitez e i ragazzi al Bentegodi saranno molto cauti. Chiedo loro di non sentirsi gratificati dai complimenti, ma di andare a giocare con grande umiltà una gara difficile. Andremo guardinghi a Verona, cercando di fare la nostra partita”.

Il mercato non è ancora chiuso ma tengono banco soprattutto i rinnovi contrattuali:

“Non si migliora soltanto con dei nuovi innesti. E’ pericoloso fare ragionamenti da bar. Con Bigon e Benitez lavoriamo per prendere un difensore, ma abbiamo sempre la finestra di gennaio sempre come seconda possibilità. Insigne-Zuniga? Stiamo parlando con Zuniga. Gli abbiamo formulato una proposta con un 40% in più di quanto gli è stato offerto dalla Juventus. Se ha deciso di diventare bianconero, sarà una scelta sua. Dopo aver saltato al coro del San Paolo, sarebbe un tradimento molto forte. Speriamo Calleri capisca queste cose, perché non so quanto ci sia del giocatore in questa vicenda. Insigne è il nostro scugnizzo e l’ho voluto premiare con l’adeguamento. Rinnoveremo di anno in anno”.

Ben detto DeLa. Alla prossima uscita… radiofonica.

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