Edu Vargas e il Napoli, una storia ancora non scritta, eppure uno di quei casi che ha messo De Laurentiis in condizione di dare in escandescenza e prendere una decisione; vista la scarsa incidenza del cileno, triste per lo scarso utilizzo che ne faceva Mazzarri e condizionato dalla voglia di ripartire dal Sudamerica, il presidente dei partenopei ha concesso il prestito al Gremio contestualmente vietando a Bigon di proseguire in operazioni di import dall’America Latina. Troppo onerose e scarsamente produttive. I casi erano anche quelli di Fideleff e Chavez, quindi basta.

Oggi questa storia forse potrebbe cambiare. O meglio non oggi, ma a gennaio: è vero che il Napoli sta monitorando il talento di quello che doveva essere “il nuovo Sanchez”, d’altronde il cartellino è ancora interamente di proprietà azzurra, ed è vero che Benitez vuol farci un pensiero. Dipenderà dall’eventuale qualificazione agli ottavi di Champions League (ci sarebbe necessità di rinfoltire la rosa in vista di una primavera di fuoco), ma dipende anche e soprattutto dal fatto che il prestito ai brasiliani del Gremio prevedeva la formula dell’anno solare. Vargas, si dice, vuol provare a tornare in Europa, digerire il miglior calcio del mondo, e diventare protagonista nel Vecchio Continente.

Forse ingolosito anche dalla fama assunta dal trascinatore della Nazionale del Cile Arturo Vidal (Vargas segna da 6 partite consecutive con quella casacca addosso). In estate aveva già valutato l’ipotesi del rientro anticipato sfiorando il Middlesbrough (sempre con la formula del prestito), ma il Napoli disse no a un campionato di seconda fascia. Forse, meglio così. Tra quattro mesi una decisione va presa e comunque il valore interazione del calciatore resta intorno agli 8/9 milioni di euro. Un capitale che il buon De Laurentiis non vuole sperperare…

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