Sta per uscire il secondo libro biografico di Sir Alex Ferguson e si dice che nella sede dei Red Devils ci sarebbe molta preoccupazione. L’ex guru del Manchester United non è uno con tanti peli sulla lingua (forse anche perché l’operazione gli porterà in tasca qualcosa come 2 milioni di sterline). Si leggerà di Mourinho e Mancini, Cristiano Ronaldo e Tevez, forse anche di Van Nistelrooy e Carlo Ancelotti. Non di Moyes però, almeno stando alle indiscrezioni. Ma il timore c’è comunque, perché eventuali “verità nascoste” metterebbero a repentaglio la serenità dell’intero ambiente.

Per esempio, tra le chiacchiere più ricorrenti tra gli addetti ai lavori d’Oltremanica ci sarebbe la questione Fellaini. O meglio, la questione Strootman. Il secondo era l’uomo suggerito con vigore al club da Ferguson, bocciato da Moyes (e poi passato anche un po’ a sorpresa alla Roma) che voleva qualcosa di più: ecco allora gli abboccamenti per Fabregas, Marchisio e forse anche Ozil. Ma Moyes no, sempre no, lui voleva andare sul sicuro con un “suo” giocatore.

È arrivato quindi il belga dall’Everton (strapagato e quindi da top-player) e magari alla fine avrà ragione il neo-allenatore. Se così non dovesse essere, sarebbero guai in società. “Bravo, ma non da United“, è anche il giudizio di parte della tifoseria. Ora sarà Moyes a dover dimostrare quanto vale il suo progetto, perché da lui l’esigente pubblico dell’Old Trafford si aspetta risultati e bel gioco, l’unica strada da percorrere per evitare di sentirsi risuonare nelle orecchie i cori per Sir Alex. Per non dove sopportare la situazione patita da Benitez al Chelsea, sempre all’ombra dello Special One poi tornato a Londra a furor di popolo per sostituirlo.

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ultimo aggiornamento: 12-09-2013


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