Chissà che alla fine questa sera Nicklas Bendtner non trovi una maglia da titolare a quasi un anno di distanza dall’ultima, da una partita di Coppa Italia della Juve contro il Cagliari, quando il danese – fino ad allora oggetto misterioso del mercato bianconero – si accasciò a centrocampo a ridosso della fine del primo tempo. Si dovette operare all’inguine, in soldoni si chiuse così, da perfetta “meteora“, la stagione di Bendtner sotto la Mole Antonelliana: beghe in patria tra guida spericolata e alcol, qualche chilo di troppo e la sua casa di produzione di gioielli in malora, pareva l’inizio della fine per il gigante biondo che intanto a giugno era tornato a Londra per fine prestito. Arsenal, la sua casa, fin dalle giovanili; Arsene Wenger, praticamente un secondo padre: i prestiti al Birmingham, al Sunderland e appunto alla Juve non avevano scalfito il rapporto tra i due. Così stasera si gioca il terzo turno di Coppa di Lega e i Gunners faranno visita al West Bromwich Albion; per carità, il titolarissimo dalle parti dell’Emirates Stadium è l’attaccante francese Giroud (già quattro gol e Arsenal capolista in Premier), ma le parole di Wenger fanno ben sperare Bendtner che in vista di un programmato turn-over potrebbe far rifiatare l’ex Montpellier sostituendolo al centro dell’attacco. Il manager alsaziano due giorni fa riferì a Sky Sport:

“Sinceramente avrebbe dovuto lasciare l’Arsenal, ma è rimasto e per questo dobbiamo considerarlo come un calciatore sul quale fare affidamento. Se merita di giocare al posto di Giroud, giocherà al posto del transalpino. Valuteremo entro gennaio in merito alla sua permanenza. Bendtner è un bravo ragazzo, ha fatto scelte sbagliate ma ha imparato la lezione”.

Concetto ribadito oggi a mezzo sito ufficiale:

“Ha mostrato un buon atteggiamento in allenamento, ha lavorato sodo. Quest’estate poteva andare via, ma è rimasto e adesso abbiamo bisogno di lui. Ora ha la possibilità di convincere tutti. Credo nelle sue qualità, se riuscirà a mettere in campo il giusto spirito combattivo Bendtner può essere potenzialmente inarrestabile come giocatore. I tifosi dimenticano il passato, il presente è il campo e mi pare che hanno una giusta predisposizione nei suoi confronti, ne sono sicuro. Lo considero un giocatore intelligente che può giocare come attaccante centrale”.

Wenger parla forte e chiaro, coerente: d’altra parte Bendtner l’ha buttata dentro in 45 occasioni con la maglia dell’Arsenal. La giusta riconoscenza per un ragazzo in difficoltà è, in certi casi, indispensabile.

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ultimo aggiornamento: 25-09-2013


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