Il Santiago Bernabeu è uno stadio che incute timore a chi non ci è abituato ed è successo anche stasera, ma non alla Juventus, bensì a Manuel Gräfe, l’arbitro del match tra il Real Madrid e i bianconeri, fortemente penalizzati dalle sue decisioni.

Il 2-1 finale a favore degli uomini di Carlo Ancelotti è forse un po’ eccessivo, un pareggio avrebbe rispecchiato meglio quanto visto in campo perché la Juve non ha di certo demeritato e il Real Madrid non ha fatto vedere i fuochi d’artificio, anzi, nel secondo tempo è stato addirittura irritante anche per i suoi stessi tifosi e per il suo allenatore, arrabbiatissimo in panchina per l’incapacità delle merengues di chiudere la partita.

Gräfe alla fine è stato decisivo sia assegnando il rigore per la trattenuta di Chiellini su Sergio Ramos, sia per l’espulsione dello stesso difensore bianconero all’inizio del secondo tempo. Soprattutto nel secondo caso è stato troppo severo, mentre il fallo da cui è scaturito il rigore in Italia siamo abituati a non vederlo più punito con il penalty. Per quanto riguarda il fallo da cartellino rosso era già difficile considerarlo da ammonizione: non era una gomitata e non era una chiara occasione da gol, mentre Cristiano Ronaldo ha accentuato la caduta dimostrando ancora una volta di essere una bravo calciatore con la sua doppietta, ma non un grande esempio di sportività.

I tre gol sono arrivati tutti nel primo tempo. Il Real è passato in vantaggio già al 4′ con Cristiano Ronaldo che è stato servito benissimo da Di Maria con un perfetto tocco in verticale e ha insaccato dopo aver spiazzato Buffon.

Al 22′ è arrivato il pareggio di Llorente che è andato in rete con un tap-in vincente dopo che si è ritrovato la palla sul piede in seguito alla respinta di Casillas su un colpo di testa ravvicinato di Pogba. Per lo spagnolo è il primo gol in Champions League.
Infine, al 28′, il calcio di rigore decisivo, guadagnato da Sergio Ramos e battuto sempre da Cristiano Ronaldo. Prima che il portoghese tirasse, Carlos Tevez, suo grande amico, in questo caso ovviamente avversario, ha indicato a Buffon la direzione del calcio e ci ha anche azzeccato, ma per il portiere bianconero era comunque impossibile arrivarci.

Nel secondo tempo subito l’espulsione di Chiellini al 48′ e poi tutti i cambi da una parte e dall’altra. Conte ha dovuto improvvisare a causa dell’inferiorità numerica e ha richiamato in panchina Llorente per Bonucci, Pirlo per Asamoah e poi Ogbonna per Giovinco. Pirlo, in particolare, ha ricevuto una standing ovation dal pubblico del Bernabeu che apprezza sempre molto i campioni come lui.

Nella seconda frazione di gioco l’unica azione del Real degna di nota è l’occasione di Benzema che a due passi da Buffon non è riuscito a deviare in rete un cross rasoterra di Arbeloa. Il francese ha poi lasciato il posto a Gareth Bale che però non è riuscito a mettersi in mostra.

Real Madrid – Juventus 2-1 | Fotogallery



Real Madrid – Juventus | 23 ottobre 2013 | Champions League

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