I campionati professionistici francesi, ovvero la Ligue 1 e la Ligue 2, si fermano per una giornata nel week end del 30 novembre. I club, con il sostegno dei loro tesserati, hanno deciso di scioperare contro la nuova legge che prevede una tassazione del 75% sugli stipendi superiori al milione di euro, verrà approvata proprio in quei giorni ed entrerà in vigore a dicembre. L’emendamento farà parte di un più ampio pacchetto di norme anti crisi che il governo francese si appresta a varare e, è inutile dirlo, ha scatenato il malcontento di tutto il movimento calcistico transalpino che vede nel provvedimento una seria minaccia per lo sviluppo e la sostenibilità del calcio in Francia.

È stata convocata oggi una conferenza stampa alla quale hanno preso parte Jean-Pierre Louvel, presidente dell’UCPF (l’unione dei club professionistici francesi), e il presidente della LFP (l’omologa della nostra Lega Serie A) Frédéric Thiriez, l’incontro è servito per spiegare i motivi della serrata. Louvel ha spiegato che ci sarà per l’appunto un week end senza partite di calcio ma gli stadi saranno comunque aperti per ospitare i tifosi che vorranno passare un pomeriggio vicino al proprio club, Thiriez ha semplicemente ribadito il sostegno della Lega all’azione dei club. Lo sciopero viene sostenuto anche dal sindacato dei calciatori (UNFP) e da quello degli allenatori (UNECATEF). Tutte insieme queste sigle ieri non avevano onorato l’invito del Ministro dello Sport Valérie Fourneyron ad un tavolo di discussione in cui si sarebbe dovuto parlare della competitività del calcio francese.

Louvel ha snocciolato un po’ di cifre a sostegno delle motivazioni che portano allo sciopero ricordando che si tratta di salvaguardare la sopravvivenza del movimento stesso che attualmente da lavoro a 25 mila persone, ha aggiunto poi che i club già offrono il loro contributo pagando ogni anno qualcosa come 750 milioni di tributi, ai quali vanno aggiunti 130 milioni destinati al calcio non professionistico e tutte le iniziative benefiche sostenute regolarmente. La norma se approvata prevede, come anticipato, una tassazione del 75% a carico del datore di lavoro sugli stipendi che superano il milione di euro, in ogni caso il contributo delle singole società non può superare il 5% del loro fatturato, l’imposta si applicherebbe negli anni 2013 e 2014.

In pratica a venire colpiti sarebbe 13 club su 20 di Ligue 1 che si troverebbero a dover pagare qualcosa come 44 milioni di euro, il club più penalizzato sarebbe il Paris Saint-Germain che da solo dovrebbe versare 20 milioni, quasi la metà del totale. Alla luce di questi motivi si è deciso quindi di fermare il campionato per un giorno, in programma ci sarebbero tra l’altro le sfide tra PSG e Lione e tra Monaco e Rennes. L’ultima volta che il calcio francese ha scioperato risale al lontano 1972, c’è ancora un mese di tempo per scongiurare che questo accasa di nuovo a distanza di oltre quarant’anni.

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Ligue 1

ultimo aggiornamento: 24-10-2013


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