Jorge Luiz Frello Filho, aka Jorginho, classe 1991 brasiliano naturalizzato italiano (e già convocato a suo tempo da Devis Mangia per l’Under-21 azzurra) è forse la più grande rivelazione della Serie A 2013/14. C’è molto di suo nell’ottimo impatto del Verona neopromosso con la massima serie, grazie ad un talento “educato” dalla gavetta in Lega Pro con il vantaggio di essere cresciuto nelle giovanili del Verona, quindi in Italia, fattore che lo rende tatticamente intelligente. Opera da intermedio, da trequartista, preferibilmente da regista moderno (quindi non semplice metodista). E, soprattutto, attrae l’interesse dei grandi club.

C’è sempre da imparare nel calcio, ma per Jorginho il processo base di maturazione pare ormai completato. Se ne sono accorte in Italia il Milan e la Fiorentina, con i viola che hanno sorpassato i rossoneri, andati a vuoto nell’assalto estivo contando di poterlo prendere in compartecipazione. Il Verona ha resistito e ne trarrà un beneficio di almeno 7/8 milioni. Non si può però dire che la Viola sia in pole perché c’è chi si sta muovendo da oltreconfine. Non soltanto il sempre chiacchierato Arsenal, ma anche e soprattutto il Chelsea di Mourinho.

Il portoghese si sarebbe infatuato del ragazzo originario della provincia di Vicenza, ma ritiene prematuro un passaggio in Premier. Mourinho sta spingendo il Porto ad investire, contando in una via assolutamente preferenziale in futuro. E il Porto sui brasiliani ha sempre un certo fascino. Quindi attenzione al mercato di giugno, perché comunque difficilmente l’asso scaligero si sposterà a gennaio. Salvo follie.

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Rassegna stampa 9 novembre 2013: prime pagine di Gazzetta, Corriere e Tuttosport

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