UPDATE ore 12.33Mario Balotelli ha twittato ancora, poco fa. Il suo sembra un tentativo di precisazione dopo che il “This is the end” era stato interpretato come l’annuncio dell’addio al Milan, dopo il pareggio di ieri contro il Genoa ‘causato’ anche dal suo errore dal dischetto.

Balo ha poi fatto sapere di aver trascorso la mattinata guardando un match di arti marziali, perso dall’amico Giorgio Petrosyan. Che fosse riferito a lui il tweet ‘incriminato’?

Giorgio Petrosyan example of perfaction.My friend you are the best even if this morning you lost!I was watching you and you are

Un’altra serata da dimenticare per il Milan di Silvio Berlusconi: al di là del pareggio contro il Genoa di ieri sera, ottenuto al termine di una partita nel corso della quale comunque gli uomini di Allegri hanno provato di tutto pur di andare in rete, c’è da registrare la rottura ormai definitiva con i tifosi e probabilmente quella con Mario Balotelli, che al termine della partita ha scritto su Twitter: “E’ la fine”. La contestazione da parte della curva rossonera ha avuto inizio sin dalle prime battute del match, con l’esposizione di una serie di striscioni indirizzati alla dirigenza. Il risultato, poi, dopo il pareggio di Gilardino che ha replicato a Kakà, ha fatto il resto: ”Mentre consumate i vostri giochi di potere ridate al Milan il blasone che deve avere”, recitava uno dei messaggi da parte della tifoseria. Via via sono stati esposti altri lenzuoli, con messaggi altrettanto diretti e senza fronzoli: ”E finita la nostra pazienza, fuori i coxxxxni giocatori, mister e dirigenza”; e ancora ”Mai un Milan così disastroso la nostra storia avete infangato”; poi ”False promesse, prese per il culo… la pazienza è finita pietà per nessuno”. Con lo scorrere della gara, gli ultras hanno ristretto l’obiettivo concentrandosi su singoli elementi del Milan attuale, colpevoli a loro dire di essere la causa di tutte le disgrazie: “Gli anni d’oro del grande Milan, gli anni di Zapata e Constant”, e ancora “Constant: al posto di fare il pagliaccio arrogante, rispetta chi paga per vederti giocare in modo imbarazzante”. Facile l’ironia nei confronti di Massimiliano Allegri: “Mister, per come gioca la squadra c’è poco da stare allegri”. Il clima è diventato surreale con il passare dei minuti ed poi esploso alla triplice fischio finale con i tifosi a minacciare la squadra: “ci vediamo fuori dallo stadio”. Sono le 23.40 e i giocatori del Milan sono ancora dentor lo stadio, con la polizia fuori a tenere a bada qualche centinaio di ultras pronti a contestare i rossoneri all’uscita da San Siro. Balotelli prova ad uscire per confrontarsi con i tifosi, la polizia lo convince che è meglio di no. Galliani chiama Berlusconi per chiedere che fare di Allegri: “Resta al suo posto, se ne riparla dopo la Champions”, replica il patron. Poco prima che scocchi la mezzanotte, sono Kakà e Abbiati ad andare incontro ai tifosi fuori lo stadio: un breve colloquio poi l’applauso dei tifosi ai due rossoneri coraggiosi e il rompete le righe. Per questa volta non è successo niente. Intanto, Mario Balotelli, tornava a twittare: non lo faceva dal lontano 16 ottobre. “This is the end”, il messaggio dell’attaccante, che pare abbia definitivamente rotto con Massimiliano Allegri. L’idillio tra SuperMario e il Milan sarebbe già finito, ora bisogna solo decidere quando consumare l’addio: già a gennaio o solo a giugno prossimo?

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Rassegna stampa 24 novembre 2013: prime pagine di Gazzetta, Corriere e Tuttosport

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