Dopo l’ennesimo passo falso del Milan, che sabato scorso a San Siro non è riuscito a strappare i tre punti contro un Genoa ridotto in dieci uomini, la curva Sud ha rinfacciato alla società rossonera gli ormai famigerati “giochi di potere” che si possono riassumere con la dicotomia Barbara Berlusconi contro Adriano Galliani.

C’è da annotare, però, che questi cosiddetti “giochi di parole” restano la sola cosa interessante del Milan attuale. Quello che dice il campo, infatti, non merita così tante analisi: la mancanza di gioco della squadra allenata da Massimiliano Allegri ma soprattutto l’assenza di una reazione dopo un inizio di stagione disastroso sono talmente palesi che c’è ben poco da aggiungere.

Concentrandosi sulla società, quindi, ritorniamo a parlare del possibile addio di Adriano Galliani nel ruolo di amministratore delegato che potrebbe concretizzarsi a fine stagione se non addirittura a stagione in corso.

L’attuale ad rossonero ha rilasciato una serie di dichiarazioni poche ore prima della partita di Champions League in Scozia contro il Celtic di Glasgow e le sue parole hanno praticamente confermato, seppur non esplicitamente, le voci di un addio ormai quasi certo.

Queste sono state le sue principali dichiarazioni:

I dirigenti e gli allenatori portano il testimone di un club per un certo numero di anni: tanti o pochi che siano. Poi quel testimone lo passano. E i grandi club, il Milan è un grandissimo club, restano.

Spostando il discorso sul calcio giocato, anche se è molto difficile farlo, Galliani ha espresso la sua opinione riguardo Kakà. Il brasiliano, a segno due volte nel corso di questa stagione contro Lazio e nell’ultima partita contro il Genoa, è uno dei pochissimi calciatori non fischiati dal pubblico rossonero. Galliani ne ha esaltato le doti, affermando che il numero 22 è “un leader, un giocatore fantastico e una persona super”.

Parlando, invece, della partita di stasera, Galliani è cosciente che a Glasgow troverà una vera e proprio bolgia ma ha sottolineato la correttezza dei tifosi del Celtic. L’amministratore delegato ha aggiunto che la partita di stasera non sarà importante per il futuro di Allegri ma soltanto per quello del Milan che, stasera, potrebbe anche centrare la qualificazione agli ottavi.

Parlando, infine, dei ritardi agli allenamenti di Mario Balotelli, Galliani non si è pronunciato riguardo l’esistenza di una presunta “spia” denunciata da Massimiliano Allegri.

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