Arrigo Sacchi, intervistato da Il Mattino, ha tenuto una sorta di lezione di tattica. Il coordinatore tecnico delle Nazionali giovanili ha evidenziato gli errori commessi dal Napoli nelle ultime gare e in particolare nella partita persa contro il Borussia Dortmund martedì scorso; sconfitta che, peraltro, spinge gli azzurri di Rafa Benitez ad un passo dall’eliminazione dalla Champions:

Il Napoli non è quello di due mesi fa. Non riconosco la squadra di inizio stagione, gli azzurri hanno bisogno di invertire la rotta prima che questa strada diventi senza uscita. Mercoledì sera ci sono delle cose che hanno funzionato ma tante altre non sono andate nel verso giusto. L’avvio mi è piaciuto, nessun timore reverenziale, grande compattezza in campo, possesso palla e giusta mentalità. Ma tutto è durato appena dieci minuti: dopo il rigore non s’è più vista la stessa squadra.

Secondo l’ex ct della nazionale italiana, è il reparto difensivo a richiedere maggiori cure da parte di Benitez, che, come noto, è un grande estimatore di Sacchi:

Ho visto giocatori in grande difficoltà nell’interpretazione della zona, non so se è una questione di posizionamento sbagliato ma è evidente che si tratta di errori gravi che si ripetono frequentemente. Forse parliamo di giocatori che non sono adatti al tipo di gioco che ha in mente Benitez. È la fase difensiva che mi lascia molto perplesso.

Sacchi ha spiegato che c’è da lavorare soprattutto sull’atteggiamento da tenere di fronte alle ripartenze degli avversari. Cioè gli esterni dovrebbero farsi trovare (con maggiore puntualità) in linea con la difesa, come però spesso non è accaduto martedì. Come qualunque allenatore insegna, ovviamente le colpe sono anche degli attaccanti:

La seconda rete subìta è pazzesca, in quattro corrono dietro il portatore di palla e nessuno segue l’inserimento del centrocampista tedesco che poi va a segnare. Interpretare male la fase difensiva non significa che a sbagliare sono soltanto i quattro difensori, la fase passiva inizia dagli attaccanti. I due esterni alti rientravano poco e male lasciando scoperta la difesa, Pandev che è rimasto sempre davanti, più di lui ha difeso addirittura Higuain.

Sacchi, comunque consapevole che il reparto offensivo è quello più collaudato nel Napoli, ha criticato aspramente Lorenzo Insigne, in effetti da qualche settimana in calo nelle prestazioni:

Insigne va a sprazzi, è come se giocasse con il freno a mano tirato. Lo consideravo il giovane più interessante del nostro campionato, ha perso inventiva e linearità, non so cosa gli stia accadendo.

Parole dure che però non devono sorprendere troppo. Infatti già in estate il giudizio complessivo di Sacchi sul club azzurro non era particolarmente entusiasta. Il decano degli allenatori confessò di non vedere il Napoli rafforzato, ma anzi indebolito dalla cessione di Cavani.

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ultimo aggiornamento: 28-11-2013


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