Cesare Prandelli con un’intervista a La Gazzetta dello Sport è tornato a parlare dei Mondiali in Brasile della prossima estate spiegando che per l’Italia “l’obiettivo minimo è la qualificazione, possibilmente da primi in classifica”. Il ct della Nazionale ha invitato a non sottovalutare nessuna delle squadre presenti nel girone, composto appunto da Inghilterra, Uruguay e Costa Rica. E proprio a proposito della compagine che sembra più abbordabile, Prandelli ha detto:

Non ne parla nessuno, ma ho cominciato a studiarla: possiede tecnica e brillantezza fisica. Il Mondiale è già cominciato. Questi mesi che ci separano dal calcio d’inizio sono fondamentali, in queste settimane si gettano le basi, programmazione della preparazione.

Prandelli ha quindi indicato le favorite alla vittoria finale, non includendo l’Italia:

Brasile, Argentina, Germania e Spagna sono le nazionali favorite. Dietro ci sono sei sette squadre, tra le quali l’Italia. Leviamoci dalla testa l’idea che siamo i più forti, i più belli e i più bravi. Non lo siamo. Non siamo più i migliori, ma possiamo battere i migliori, a patto che ci si comporti in un certo modo, con spirito di gruppo.

Il commissario tecnico azzurro, che per il Pallone d’Oro ha votato – in ordine – Pirlo, Cristiano Ronaldo e Messi, ha poi annunciato l’intenzione di chiamare ad aprile per un giorno e mezzo 33-35 giocatori per sottoporli ad alcuni test fisico-medici assicurando ai club “che non ci saranno allenamenti”. Quindi, dopo aver spiegato che al fianco di Balotelli in attacco ci sarà una seconda punta (cioè Rossi) perché “l’esperimento col doppio centravanti”, cioè Osvaldo, “non ha funzionato”, Prandelli ha chiarito perché è stato scelto il ritiro di Mangaratiba, dalla stampa ritenuto isolato:

Eh no, qui non ci sto. Siamo andati in Brasile una decina di volte, abbiamo parlato con tanta gente. Mi sono consultato con Scolari e con altre persone. Ho visto posti bellissimi, ma a un’ora di pullman dalla struttura per l’allenamento. Alla fine ho puntato su Mangaratiba perché mi permetterà di ottimizzare il lavoro, campi e palestra sono all’interno del resort. A Rio avremmo alloggiato in un hotel sul lungomare… A Mangaratiba non saremo isolati, l’aeroporto è a 40 chilometri. Sarete voi giornalisti ad avere il problema del dopocena, a Rio vi sareste trovati bene (risata, ndr), ma io non porto la Nazionale in Brasile a divertirsi, andiamo lì a giocarci un Mondiale, e Mangaratiba per me rappresenta la soluzione migliore.

Infine, dopo aver commentato le ultime novità sul calcioscommesse dicendo che “per Gattuso metterei la mano sul fuoco”, Prandelli ha parlato del suo futuro garantendo che ancora nulla è stato deciso sebbene le ipotesi Tottenham e Milan sembrano restare in piedi:

A marzo incontrerò il presidente Abete e parleremo di quel che sarà. Ho detto che quattro anni, per un c.t., sono il tempo giusto e lo confermo, ma di deciso non c’è nulla. E per il momento non ho ricevute telefonate per contatti o proposte.

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ultimo aggiornamento: 28-12-2013


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