Non c’è pace per la Nocerina, squadra che milita nel campionato di Lega Pro. La Guardia di Finanza ha arrestato il presidente Giovanni Citarella e sequestrato il 42% del capitale sociale del club campano: l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata all’emissione di fatture false e all’intestazione fittizia di beni. Sulla base di questi presupposti, i militari hanno eseguito diverse perquisizioni ed oltre al capitale della Nocerina, hanno sequestrato una serie di beni mobili ed immobili, e altre disponibilità finanziarie per un totale di centinaia di migliaia di euro.

Asseieme a Giovanni Citarella, sono finiti in carcere il fratello Christian e il cognato di quest’ultimo: ad entrambi sono state messe le manette ai polsi con le stesse accuse formulate al patron del club di Lega Pro. Secondo l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip di Salerno, la Nocerina avrebbe elargito a giocatori ed allenatori stipendi in nero: ufficialmente, ai tesserati del club, compresi anche i magazzinieri, venivano dati stipendi esigui poiché la maggior parte dei compensi venivano loro retribuiti in contanti, senza alcuna tracciabilità.

L’arresto del presidente Citarella, rappresenta probabilmente il colpo di grazia nei confronti della Nocerina: dopo la partita farsa del novembre scorso contro la Salernitana, quando i giocatori minacciati dagli ultras decisero di perdere per abbandono, il club campano è stato deferito dalla Disciplinare assieme a 17 dei suoi tesserati con l’accusa di “con le aggravanti della effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato della gara”. L’inizio del dibattimento davanti alla Commissione presieduta dal giudice Artico è previsto il 21 gennaio e al termine del processo sportivo la Nocerina potrebbe essere esclusa dal campionato e i tesserati coinvolti subire pesanti squalifiche.

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Rassegna stampa 9 gennaio 2014: prime pagine di Gazzetta, Corriere e Tuttosport

Il calciomercato della Juventus: tutte le notizie di oggi, 9 Gennaio 2014