La notizia dell’esonero di Massimiliano Allegri dall’incarico di allenatore del Milan è giunta in mattinata, con un comunicato stampa ufficiale diffuso dalla società rossonera. La squadra è al momento affidata a Mauro Tassotti, che però nelle prossime ore potrebbe tornare al suo ruolo di secondo; il suo incarico è infatti da considerarsi pro tempore. Si attende in giornata l’annuncio del nuovo tecnico milanista. I nomi in ballo, come noto, sono quelli di Pippo Inzaghi e Clarence Seedorf. Fino a stanotte pareva praticamente sicura la promozione dell’attuale allenatore della Primavera ed ex centravanti rossonero, nel ruolo di traghettatore della squadra fino a fine stagione. Nelle ultime ore, forse anche per le parole della sua procuratrice, le possibilità che l’olandese torni in Italia anzitempo sono aumentate.

Prima della rocambolesca sconfitta contro il Sassuolo, infatti, i piani di Berlusconi (padre e figlia) e di Galliani parevano ben delineati: Allegri fino a fine stagione, poi spazio a Seedorf.
Il poker di Berardi ha però accelerato l’addio del tecnico livornese ed ora c’è da individuare in tempi brevi il suo immediato sostituto anche perché mercoledì il Milan torna in campo in casa in Coppa Italia contro lo Spezia.

Seedorf, calciatore del Botafogo, potrebbe lasciare il club brasiliano in qualsiasi momento, senza penale (a meno che non vada a giocare in un’altra squadra), almeno stando a quanto dichiarato dalla sua procuratrice, Deborah Martin.

Resta il fatto che Inzaghi – con il quale Allegri nel 2012 avrebbe avuto una clamorosa lite poi smentita ufficialmente – sarebbe forse la soluzione più comoda è più rapida – probabilmente anche dal punto di vista burocratico.
Altrettanto vero è che nel caso in cui l’ex goleador del Milan ottenesse risultati particolarmente positivi, magari con una rimonta insperata in campionato o con risultati clamorosi in Champions League (ricordiamo che il Milan è l’unica italiana ancora in corsa nell’Europa che conta), la società si troverebbe di fronte ad un problema non da poco. A quel punto sarebbe giusto – e soprattutto, conveniente – confermare Inzaghi o bisognerebbe scegliere Seedorf, come previsto nei piani iniziali?

Peraltro sulla scelta del nuovo allenatore dovranno pesare anche valutazioni puramente tecniche. Perché sia Inzaghi sia Seedorf non sono certamente i due sportivi con maggiore esperienza da allenatore alle spalle. Il primo allena la Primavera dallo scorso anno, il secondo addirittura non ha ancora smesso di giocare (con prestazioni di qualità). Insomma, dalla decisione attesa tra qualche ora molto si capirà della strategia del Milan.

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ultimo aggiornamento: 13-01-2014


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