Cori e striscioni di chiara “discriminazione territoriale“, è quanto ascoltato e visto ieri allo Stadio Dall’Ara di Bologna prima e durante la partita tra felsinei e Napoli, una partita che alla vigilia voleva – secondo le intenzioni del sodalizio rossoblu – essere ricordata nel segno del compianto bolognese Lucio Dalla e della sua canzone “partenopea” Caruso. Così mentre dalle casse degli altoparlanti riecheggiava la voce del cantautore, alcuni supporters emiliani hanno cominciato a fischiare e a intonare “Oh Vesuvio lavali col fuoco” (oltre che a gara in corso) mentre durante il match è apparso l’inequivocabile striscioneSarà un piacere quando il Vesuvio farà il suo dovere“. Un comportamento biasimato sin da subito da bolognesi noti come l’opinionista tv e giornalista Ivan Zazzaroni che durante La Domenica Sportiva in onda ieri sera aveva sottolineato la correttezza dei suoi concittadini non trovando però le parole per commentare quanto fatto da una minima parte di essi.

Anche il cantante, nonché presidente onorario, Gianni Morandi ha espresso parole dure e nette nei confronti dell’accaduto; presente allo stadio nella giornata di ieri, a fine gara ha spiegato senza mezzi termini sulla sua pagina Facebook:

“Ieri allo Stadio di Bologna è successo qualcosa di inqualificabile e di cui mi sono vergognato. Non credevo che il tifo fosse degenerato a questo punto. Sono lontani i tempi quando lo Stadio di Bologna veniva preso ad esempio per la civiltà e la sportività del pubblico presente, che sapeva addirittura applaudire la squadra avversaria quando giocava meglio della nostra. Non so quanti fossero ieri quegli incivili, capaci di un simile comportamento, razzista e offensivo, spero fossero pochi, ma certamente io non mi riconosco in loro, che oltraggiano la figura di Lucio e insultano gli avversari con questa maleducazione deficiente. E essere il presidente onorario, anche se è una carica simbolica e forse inutile, non mi piace più”.

Immancabile anche la presa di posizione del Giudice Sportivo Gianpaolo Tosel che ha sì condannato la curva Giacomo Bulgarelli ma sospendendo la pena in quanto il fatto è accaduto per la prima volta:

“Sanziona la soc. Bologna con l’obbligo di disputare una gara con il settore denominato “Curva Bulgarelli” privo di spettatori, disponendo che l’esecuzione di tale sanzione sia sospesa per un periodo di un anno con l’avvertenza che, se durante tale periodo sarà commessa analoga violazione, la sospensione sarà revocata e la sanzione sarà aggiunta a quella comminata per la nuova violazione”.

Da segnalare che il pomeriggio tutto sommato positivo della squadra bolognese, capace di pareggiare al 90esimo con un uomo in meno, lascia in eredità oltre le polemiche anche la squalifica del tecnico Davide Ballardini per un turno: al 26esimo avrebbe bestemmiato in panchina e l’atto blasfemo è stato riportato al Giudice dai collaboratori della Procura Federale.

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ultimo aggiornamento: 20-01-2014


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