Il pareggio a reti bianche di ieri, uno 0-0 non senza emozioni con cui il West Ham ha bloccato a domicilio l’arrembante Chelsea, non è andato proprio giù a José Mourinho che sperava di fare suo il derby londinese per non perdere contatto con la vetta, ora distante tre punti dopo il successo del Manchester City ai danni del Tottenham. Una partita, quella dello Stamford Bridge, in cui i Blues hanno stazionato dal primo minuto nella metà a campo avversaria, abili a tenere botta con una buona partita del portiere Adrian, di una difesa e un centrocampo fitti e bassi e della solita dose di fortuna, con traverse (Oscar) e pali (Demba Ba) annessi. Trentanove conclusioni a rete contro una (ma pericolosissima, di Tomkins, con super Cech a evitare lo svantaggio), possesso di palla con percentuali bulgare, tutto questo non è bastato all’undici dello Special One per abbattere il fortino degli Hammers (a proposito, Nocerino è entrato all’80’, solo panca per Borriello), col tecnico lusitano sconsolato e critico a fine gara:

“É molto difficile giocare a calcio quando solo una squadra vuole farlo. Lo avevo detto a Big Sam, loro avevano bisogno di punti e sono venuti qui con quell’unico obiettivo. Non posso essere troppo critico ma, se fossi stato in questa posizione, non so se avrei fatto lo stesso. Ma allo stesso tempo questa non è Premier League: è calcio dal 19esimo secolo”.

Inutile soprassedere sulla coerenza (o la mancanza di…) del tecnico del Chelsea che quando allenava l’Inter strappò la qualificazione alla finale di Champions facendo le barricate al Camp Nou contro il Barcellona; ma quella era una partita troppo importante che dava accesso ad un’altra gara vitale, per di più susseguente a un netto 3-1 casalingo. In ogni modo il lupo può perdere il pelo, ma non di certo il vizio, come quello di criticare l’operato del direttore di gara:

“La sola cosa che avremmo potuto usare per distruggere il loro muro difensivo era il Black and Decker. L’arbitro Neil Swarbrick? Non ho paura a criticarlo per l’incoerenza di concedere appena 4 minuti di recupero a dispetto delle cinque sostituzioni nel secondo tempo, delle continue interruzioni per finti infortuni degli avversari e delle perdite di tempo del portiere del West Ham, iniziate già dopo un minuto. Così si avalla solo il comportamento sbagliato di una squadra”.

E cosa ne pensa di tutto ciò il decano degli allenatori britannici, il Big Sam della panchina, al secolo Sam Allardyce? Quando in conferenza stampa gli riferiscono delle parole del giovane collega scoppia in una sincera risata, per poi spiegare con altrettanta ironia:

“Lo sapevo che non ce l’avrebbe fatta a digerirlo, lo sapevo! Perché anche lui sa che lo abbiamo surclassato tatticamente: non ce la fa proprio ad ammetterlo, lo sapevo! Che mi ha detto a fine gara? Può dirmi tutto quello che vuole ma non me ne frega un ca..o! Sapete cosa? Adoro vedere i giocatori del Chelsea lamentarsi con l’arbitro, cercare di intimidirlo, José che salta su e giù a bordo campo, dicendo che giochiamo un brutto calcio: è bello fare risultato contro di lui, adoro José!”.

Siamo sicuro che Mourinho non se la sarà presa per questa reazione colorita del manager del West Ham, d’altra parte chi di spada ferisce…

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Chelsea conferenza stampa José Mourinho Premier League

ultimo aggiornamento: 30-01-2014


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