Canta Napoli, piange il Milan. Gli azzurri risorgono dopo lo svantaggio iniziale e sfruttano la serata di grazia di Higuain che tramortisce un Milan ancora troppo fragile. Continua ad essere rimontato il team rossonero: con i tre di oggi, sono 20 i punti persi dal Milan da situazioni di vantaggio, record negativo in Serie A. E la squadra di Seedorf continua a subire gol a grappoli: in 11 delle 12 trasferte giocate in campionato in questa stagione, il Milan ha incassato in media due gol a partita.

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A Napoli è caduta l’imbattibilità in campionato del Diavolo da quando Seedorf siede sulla panchina. E prosegue la striscia negativa contro il Napoli: i rossoneri hanno ha vinto solo uno degli ultimi otto confronti di campionato contro i partenopei al San Paolo, tre vittorie dei padroni di casa e quattro pareggi completano il parziale. Le parole di Benitez a fine partita:

“Devo fare i complimenti ai miei perché hanno giocato con un’intensità importante e qualità. Abbiamo dimostrato che anche noi vogliamo vincere sempre. Siamo impegnati su più fronti e non è facile con una squadra nuova. Higuain può fare la differenza, ma i compagni lo hanno aiutato molto. Poteva farne anche di più. Inler? E’ un gran professionista. Con le squadre piccole dobbiamo giocare con la stessa intensità di stasera, quando sono tutti in difesa però non è facile. Contro l’Atalanta, però, abbiamo regalato noi tre gol ai nerazzurri. Col Milan, come contro la Roma abbiamo fatto benissimo e voglio complimentarmi coi miei ragazzi per la qualità e l’intensità del gioco. Higuain ha fatto due gol, ma i compagni hanno fatto un grande lavoro che lui ha saputo finalizzare. Abbiamo ampi margini di miglioramento, ma ora siamo tutti contenti dopo questo successo”.

Seedorf, dall’altra parte, intravede segnali positivi:

“C’è stato un passo indietro per il risultato, ma ho visto tante cose belle soprattutto a livello mentale. L’esordio di Taarabt con gol? Si è presentato bene e si è impegnato molto. Balotelli? Capita a tutti di giocare male. Ha sfruttato male la profondità, ma può crescere. Le lacrime? Ha espresso un’emozione. Non siamo fortunati. Abbiamo preparato la partita in un certo modo, poi sono arrivati i malanni di Kakà e Honda che hanno fatto saltare i piani. Ho provato Abate alto, ma davanti mancava qualità. Abbiamo anche la Champions tra poco e per questo volevo preservare un po’ Ricardo, provando dietro Essien al fianco di De Jong, per non farli giocare insieme solo contro l’Atletico. Mexes capitano? E’ stato fuori per un po’, pensavo che la fascia potesse motivarlo ulteriormente. Ho visto una squadra che non si è spaccata in due, ma lavoreremo sulle cose che non vanno”.

Napoli-Milan 3-1 | Foto

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