Il Parma è già stato a gennaio ad un passo dal dopo-Cassano, soprattutto quando a inizio sessione il talento barese aveva espresso in società il desiderio di poter tornare a Genova. La Juventus in realtà invece non è mai stata di fronte ad un dopo-Giovinco, semplicemente perché Giovinco un posto stabile nell’undici non l’ha mai ottenuto se non all’inizio della seconda stagione di Conte da allenatore bianconero, una fiducia quasi incondizionata poi persa gradualmente per strada.

Alla Juventus il rientro della Formica Atomica dalla splendida avventura emiliana è costata in tutto qualcosa come 6/7 milioni di euro, fatte tutte le dovute addizioni e sottrazioni (al netto degli stipendi corrisposti), e oggi con un cartellino che possiede un valore residuo piuttosto contenuto (non superiore a bilancio alla soglia dei 4 milioni) la sua eventuale cessione potrebbe far recuperare i soldi spesi. Di fatto, con 9 milioni di euro Giovinco sarebbe nuovamente ripagato in casa bianconera.

Ed è per questo che il ritorno di fiamma di Pietro Leonardi per il fantasista di Beinasco, mai utilizzato nel ruolo specifico da Conte, è la vera notizia in vista dell’arrivo della primavera: gli scudocrociati avrebbero difatti in mente un’offerta da 8 milioni più metà del cartellino del giovane centravanti Cerri, da tempo nei radar di Fabio Paratici.

Ovviamente si tratterebbe di un pagamento in almeno due tranche col patto di tenere in Emilia ancora per una stagione l’attaccante che fece vincere il titolo nazionale Allievi alla squadra di Lucarelli meno di un anno fa. Insomma, quasi 10 milioni mal contati. Con un investimento futuribile dentro. Come piace a questa gestione della Juventus. E con Giovinco che tornerebbe là dove ha saputo esprimersi ad alti livelli.

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