L’allenatore del Chelsea, Josè Mourinho, è al centro di una nuova polemica. Come già sappiamo, il personaggio Mourinho si è sempre nutrito di provocazioni e nemici e, anche alla sua seconda avventura in Inghilterra, l’allenatore portoghese non ha nessuna intenzione di smentire se stesso.

In questi ultimi tre giorni, Mourinho ha risposto piccato ad una serie di colleghi ma cominciamo dalla polemica odierna. Tutto è nato dalle dichiarazioni di Arsene Wenger, allenatore dell’Arsenal, rilasciate alla vigilia del quinto turno della FA Cup, la coppa nazionale inglese, dove i Blues affronteranno il Manchester City mentre i Gunners incontreranno il Liverpool.

Parlando della Premier League, Mourinho dichiarò che il Chelsea ha poche chance di vincere il campionato, nonostante il primo posto in classifica. Secondo Wenger, Mourinho rifiuta lo status di favorito perché ha paura di perdere.

Nel giro di poche ore, il tecnico portoghese ha risposto in modo molto più pesante all’allenatore francese, rivendicando di fatto lo scettro di re delle provocazioni. Ecco qual è stata la sua risposta:

Wenger è uno specialista di fallimenti perché otto anni senza trofei sono un fallimento. Otto anni senza vincere un trofeo sono tanti. Se io avessi fatto la stessa cosa al Chelsea, sarei già andato via. Io lo rispetto come allenatore, ma se parliamo di successi, la situazione mi sembra abbastanza chiara.

Se l’intenzione di Wenger, quindi, è stata quella di analizzare il presente, Mourinho ha replicato, andando a pescare nel passato poco glorioso del tecnico dell’Arsenal.

Arsene Wenger, quindi, è entrato nel taccuino dei nemici immaginari di Mourinho, sul quale è stato già annotato da tempo il nome di Manuel Pellegrini, manager del Manchester City. Dopo aver dichiarato che i Citizens hanno gli arbitri a favore, nei giorni scorsi, tra i due tecnici c’è stato uno scambio di opinioni riguardante il mercato invernale e il fair-play finanziario.

Mourinho ha consigliato a Pellegrini di farsi due conti, affermando che il Chelsea ha chiuso il mercato di riparazione con i conti in attivo. Il tecnico cileno ha replicato che i discorsi riguardanti il fair-play finanziario e gli arbitri sono stati iniziati da Mourinho, aggiungendo di essersi stancato di dover replicare ogni volta alle dichiarazioni del suo rivale.

Visto che Manuel Pellegrini, quindi, si è tirato intelligentemente fuori, Mourinho, allora, ha provato a stuzzicare Brendan Rodgers, allenatore del Liverpool. Il tecnico nordirlandese, parlando sempre della corsa scudetto, ha definito il Liverpool, un “chihuahua che corre tra quattro cavalli”. I 4 cavalli sarebbero ovviamente Chelsea, Arsenal, Manchester City e Tottenham.

Mourinho ha risposto che il Liverpool è un “chihuahua privilegiato” perché i Reds non giocano in Europa e hanno la possibilità di preparare la partita settimanale con calma.

Mourinho è fatto così: lancia un amo apparentemente innocente per stuzzicare i rivali e se quest’ultimi replicano stizziti, allora l’allenatore portoghese piazza il colpo basso, passando per vittima allo stesso tempo.

Un genio.

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