Mercoledì sera la Nazionale Italiana sarà impegnata al Vicente Calderon per un’amichevole contro la Spagna, vincitrice degli ultimi due Campionati Europei e detentrice del Mondiale in Sudafrica. Un avversario che non ha bisogno di presentazioni, un banco di prova importante per gli azzurri in vista del Mondiale in Brasile. Naturalmente, essendo un’amichevole l’impegno e il dispendio fisico dei giocatori in campo potrebbe non toccare il 100%, ma come afferma Iniesta questo tipo di gare, tra due grandi nazionali, non sono mai completamente amichevoli. Per l’occasione Gillette, da mesi in prima linea in vista del Mondiale brasiliano con la campagna “Cuore d’Acciaio” ha intervistato alcuni campioni della Selección.

Iker Casillas, escluso di lusso nel Real Madrid, ma colonna portante della Nazionale iberica, nutre sempre una grande ammirazione per l’Italia. Non a caso, durante la finale del Campionato Europeo vinta nettamente dalla Roja, chiese all’arbitro di fischiare la fine del match per rispetto nei confronti degli azzurri:

“Quando parliamo della formazione italiana parliamo di una nazionale storica, una squadra che produce un gioco buono o criticabile, ma che porta alla vittoria. E quando una Nazionale ha vinto quattro coppe del mondo significa qualcosa. Bisogna dire che i giocatori sono allenati per superare i momenti di difficoltà. E’ una Nazionale sempre pronta anche se ha apportato molti cambiamenti, a volte anche sorprendendo”.

Villa, Javi Martinez, Pedro e Iniesta parlano dell’imminente impegno contro la formazione di Cesare Prandelli. L’attaccante dell’Atletico Madrid non si fida dell’Italia: “E’ una nazionale che ha vinto tanto, non potrà mai essere una partita amichevole. Noi affronteremo l’impegno sapendo di avere davanti un avversario forte in vista del Mondiale“. Iniesta: “E’ una partita speciale, una partita da vivere. La vivremo come un grande evento a pochi mesi dal mondiale“. Javi Martinez: “E’ una sfida affascinante tra due nazionali storicamente rivali, speriamo di vedere un bel calcio“. Pedro: “Partita difficile, in passato abbiamo sempre sudato per batterli“.

Le favorite per il prossimo mondiale. David Villa include anche gli azzurri, Pedro e Javi Martinez no. Ecco le sensazioni dell’ex attaccante del Barcellona: “Vedo sempre l’Italia come una delle favorite insieme alle solite… Olanda, Germania, Argentina, Brasile e Uruguay“. Pedro: “Vedo favorito il Brasile, poi a ruota Argentina, Germania, Inghilterra e Francia“. Javi Martinez: “Gioco in Germania e li vedo da vicino: per me sono i favoriti numero uno“. Una domanda sul ruolo della famiglia. Villa: “Mio padre mi ha inculcato la passione per il calcio fin da bambino, mia madre mi ha insegnato altri valori“. Javi Martinez: “Mia madre è stata la persona più importante, mi ha insegnato molte cose, la più importante quella di restare sempre umili e sé stessi“. Iniesta: “Mio padre mi ha trasmesso la forza di andare avanti nei momenti difficili, di essere sempre pronto a fare sacrifici“.

Capacità fisiche o mentali? Iniesta non ha dubbi: “Beh, prediligo senza dubbio l’aspetto mentale, soprattutto per il mio modo di giocare e di stare in campo“. Pedro: “La capacità fisica per un calciatore è importante, ma ritengo fondamentale quella mentale“. Javi Martinez: “Credo sia necessario non trascurare nessuna delle due. Un giocatore forte reagisce meglio ad eventuali critiche se dotato di una buona capacità mentale che gli consente di tollerare e superare i momenti brutti“.

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