Luis Muriel gioca a tratti, brilla a tratti, e quindi fa vedere cosa realmente sa fare solamente a tratti. E questo ha fatto sì che tutto il vociferare intorno al nome di questo attaccante colombiano di eccezionali qualità, ma anche di una certa fragilità atletica, sia con il tempo scemato.

Il prezzo intanto non sale, anzi, e all’Udinese (bottega cara per eccellenza, ma anche attenta a non disperdere il patrimonio) se ne sono fatti ormai una ragione: Muriel verrà ceduto in estate, ovviamente dopo il Mondiale perché non si sa mai, ma senza exploit, oggi non prevedibili, il prezzo è fissato intorno ai 14 milioni di euro.

Difficilmente allora sarà un Sanchez bis, con asta internazionale per aggiudicarselo, però questo alimenterà l’interesse di vecchi estimatori che vanno dal Liverpool alla Juventus passando da Inter e Napoli. Un quadrilatero che spesso si ricostruisce in sede di mercato perché si tratta di club che soltanto in casi particolari guardano a profili che abbiano un costo di cartellino superiore ai 20 milioni di euro.

Muriel sarà quindi un affare, a patto che l’acquirente parta dalla consapevolezza di avere in mano una straordinaria punta centrale che non ama partire e agire troppo defilata, letale se acceso negli ultimi venti metri palla nello spazio o palla nei piedi frontale alla porta.

Se messo oltretutto in condizione (il pericolo è quella maledetta tendenza al sovrappeso), potrebbe rivelarsi l’affare dell’estate in assoluto. Tanto più dovesse rimanere in Italia, dove il talento latita e le giocate spettacolari si contano ogni settimana sulle dita di una mano.

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ultimo aggiornamento: 14-03-2014


Rassegna stampa 14 marzo 2014: prime pagine di Gazzetta, Corriere e Tuttosport

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