L’Inter perde una partita casalinga che potrebbe rivelarsi fatale per la corsa al quinto posto. I nerazzurri si fanno sorprendere dall’Atalanta (a proposito, complimenti a Colantuono per i 40 punti già conquistati dai bergamaschi) e in classifica il Parma li raggiunge a quota 47 punti. Nella prossima sfida la squadra di Walter Mazzarri è attesa dall’Udinese al Friuli, mentre il Parma farà visita alla Juventus dei record. A cinque punti di distanza c’è la Lazio che ancora spera in una complicatissima rimonta per arrivare almeno sesta (la Fiorentina in “zona Europa” e finalista in Coppa Italia libera un posto di Europa League nella classifica) che dopo il pareggio interno contro il Milan sarà impegnata tra due giorni in casa del Genoa.

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Numeri e curiosità – Con la vittoria di San Siro i bergamaschi sono imbattuti nelle ultime tre trasferte (2V, 1N): l’ultima volta che non hanno perso per tre gare di fila lontano da casa risale al marzo 2012 (tre pareggi). L’Atalanta coglie il quarto successo di fila in campionato: non le otteneva in Serie A dal dicembre 1995. Con la partita di qualche ora fa l’Atalanta è imbattuta nelle ultime sei sfide di campionato con l’Inter: tre vittorie e tre pareggi. L’Inter non perdeva in casa da 10 partite di campionato (cinque vittorie e altrettanti pareggi), era imbattuta da sei giornate di campionato (4V, 2N) e inoltre non aveva subito alcun gol nelle precedenti tre partite: non accadeva da dicembre 2011.

Le parole di Mazzarri a fine partita:

“Quando sbagli l’impossibile in zona-gol, prendi tre pali o forse quattro e giochi contro chi non ha nulla da perdere, e poi prendi gol da una punizione che forse non c’era (mi dite che c’era?) all’ultimo minuto… Beh, non so cosa pensare e cosa dire. Questo è il calcio. E’ la stagione delle occasioni sprecate, e bisogna farsi benedire. Giocare come abbiamo giocato il secondo tempo, creando cento palle gol, e devi andare comodo sul 3-1 e poi gestire e segnare qualche altro gol. Niente. Va così quest’anno. E’ la negatività che si soffre, bisogna crescere, mettiamola così. L’Atalanta ci ha attaccato, e ci ha dato anche spazio per attaccare noi. Il primo tempo è stato equilibrato, giusto il pareggio, ma poi è stato un monologo dell’Inter, e se non fai gol, se spendi tutto quello che hai e che crei, alla fine sei beffato. Chi fa calcio lo sa. Ai ragazzi avevo detto prima della partita: ci sono 30 punti, vediamo di farne il massimo. Ora ce ne restano 27, alla fine dirò tutto, ora penso all’Udinese”.

Dall’altra parte Colantuono è raggiante:

“Abbiamo giocato una bella partita, abbiamo sbagliato a non chiuderla in vantaggio già nel primo tempo. L’Inter è stata molto pericolosa nel secondo tempo, ma noi abbiamo avuto una chiara occasione nella ripresa. L’Atalanta non poteva imporre il suo gioco per novanta minuti a San Siro. Siamo partiti molto forte, Handanovic ha fatto due miracoli, poi ci siamo fronteggiati a viso aperto, noi come l’Inter abbiamo fatto bene, con occasioni da entrambe le parti. Quando sei bravo a tenere la partita in equilibrio può succedere di tutto. Anzi sono rammaricato perché potevamo chiudere prima l’incontro. Poi siamo un po’ calati fisicamente, ma nonostante ciò abbiamo avuto prima l’occasione di Brienza e poi quella del goal. Ma le partite in Italia bisogna chiuderle sul 2-0, se no quando restano in equilibrio può succedere di tutto. Anzi, io non mi aspettavo il pareggio dell’Inter, è stato un regalo nostro in disimpegno. Bonaventura in una big? Credo che per quello che sta facendo la sua crescita è stata talmente grande che le squadre verranno fuori. Nica l’ho visto bene, l’ho cambiato perché era ammonito e con Nagatomo fresco rischiava troppo. Nel girone d’andata abbiamo avuto tanti problemi, ora abbiamo recuperato tutti. Negli ultimi anni abbiamo fatto campionati straordinari. Siamo contenti, ma più che lavorare non possiamo”.

Inter – Atalanta 1-2 | Le foto della partita



La vittoria dell’Atalanta contro l’Inter grazie alla doppietta di Bonaventura

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