Trapelano le prime vere indiscrezioni da Coverciano in vista del mondiale brasiliano che Prandelli dovrà affrontare in coda a una stagione della Serie A altalenante in quanto a qualità. Certo, c’è ancora in qualche modo il blocco Juventus, ma le milanesi sono ai minimi storici oltre ad essere imbottite di stranieri, così come anche le cosiddette provinciali.

Ci sono quindi ragionamenti in atto sui grandi nomi, Totti e Cassano su tutti, quasi in contrapposizione, per l’attacco, con gli emergenti Destro e Immobile. Molto più indietro, al momento, sia il doriano Gabbiadini che la stellina del Sassuolo Berardi.

Dalle notizie che circolano, se ne deduce che ne uscirà un mix, anche per questioni di solidità di spogliatoio. Totti e Cassano per motivi differenti non hanno bisogno venir testati, e Prandelli pare aver operato la propria scelta comunicandola anche ai diretti interessati al netto di eventuali infortuni. Totti sì, Cassano no.

Dietro questa decisione ci sarebbe anche la parola dei senatori azzurri, molto più vicini e con rapporti di forte stima e amicizia con il capitano giallorosso piuttosto che con il “folletto” (in tutti i sensi) barese. Anzi, proprio l’esperienza di gruppo allo scorso Europeo (per quanto gli Azzurri siano arrivati fino alla finalissima) suggerisce di non mettere nuovamente insieme Balotelli e l’attuale fantasista del Parma.

Ne andrebbe soprattutto di Balotelli, mai come in questo momento elemento cardine da gestire per lo staff tecnico. Da parte di Totti ci sarebbe già il sì incondizionato, cioè a prescindere dall’utilizzo che vorrà farne Prandelli che per un soffio non lo ha allenato a Roma nel pieno della carriera, nonostante un contratto già firmato e poi rimangiato per questioni di carattere personale.

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