Dopo la vittoria del “suoNapoli contro l’arcirivale degli ultimi anni, la Juventus prima della classe, Aurelio De Laurentiis è tornato a parlare e a far parlare di sé: prima negli spogliatoi dopo il fischio finale di Orsato, alimentando la polemica economico-finanziaria coi bianconeri, quindi lanciando nell’etere un paio di tweet velenosi, infine oggi ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa, ufficialmente per presentare il prossimo ritiro estivo della squadra, ma di fatto per ritornare su molti temi solo accennati ieri (e non solo) e per fare il punto della situazione. Il club campano per il quarto anno consecutivo comincerà la stagione a Dimaro, in Trentino, perché a detta del magnate cinematografico “abbiamo avuto due offerte più remunerative per il futuro, ma io sono monogamo“, anche se ancora non si conoscono a menadito le date ufficiali per via dei Mondiali e soprattutto del raggiungimento o meno del secondo posto in classifica (che fare evitare la bega spareggi per entrare in Champions); a proposito di campionato, ADL ha spiegato quali sono gli obiettivi nelle ultime sette partite di campionato:

“Napoli-Juventus è una partita particolare, è la sfida di sempre. La partita non era motivata per raggiungere la Juve prima, noi siamo in corsa per il secondo posto. Ho ringraziato i ragazzi e ho detto loro: se giocate così allora possiamo fare bene sempre. Se vi ho dato un premio dopo la sconfitta con la Fiorentina ve lo do anche dopo la Juve, infatti ho promesso loro un premio per il secondo posto. Ho avuto un bel botta e risposta con Reina, però gli ho spiegato che deve rimanere visto che proprio lui si è fatto avanti per trattare questo premio”.

Il patron azzurro si è poi soffermato sulla già citata polemica inerente il fatturato della Juve, i soldi spesi in sede di mercato, più varie ed eventuali; inevitabile sia arrivato a parlare del nuovo stadio, molto ipotetico al momento, sconfinando poi in una sorta di “minaccia” rivolta soprattutto ai suoi contestatori, negli ultimi tempi cresciuti considerevolmente:

“Colmare la distanza dalla Juve? Ognuno si fa i propri conti. Abbiamo speso qualcosa in più di 100 milioni, tanto per rispondere a Conte, ma ripeto con un fatturato da 300 milioni posso vincere il campionato per dieci anni. La Juve non ha finanziato lo stadio al 100 per 100, qui invece non ci stanno i soldi neanche per piangere. Oggi incontro il sindaco per capire se me ne debbo andare da Napoli, portarmi Benitez in Inghilterra e comprarmi una squadra lì lasciando qui la Primavera. Poi giocherete con il sindaco di Napoli e la squadra degli assessori. Mi sono davvero stancato, siamo all’ultima tappa, se me ne debbo andare me ne vado senza lasciare però il mio Napoli nelle mani di qualcun altro. Vedremo quanto a loro sta a cuore la città di Napoli. Lo stadio nuovo di Roma? Ne abbiamo tanti anche noi di progetti, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e ci debbono essere le autorizzazioni per poter realizzare quello che abbiamo in mente”.

Chiosa finale sul Napoli del futuro, con un occhio al bilancio della stagione che fra un mese e mezzo andrà in archivio; ancora c’è da lottare in campionato, è in programma una finale di Coppa Italia, eppure De Laurentiis insieme al suo staff e all’allenatore non può non pensare al domani, non solo della sua squadra ma di tutto il “sistema calcio” che lui tanto vorrebbe ammodernare:

“Con Benitez siamo andati in una certa direzione, parliamo molto con lui di come migliorare la rosa. Non sempre condividiamo le proposte sul tavolo, le discutiamo in maniera costruttiva e alla fine si arriva a una sintesi ottimale. Non era facile lasciare andare via e sostituire un idolo come Cavani. Invece ci siamo attrezzati bene cambiando uomini e modulo, ragion per cui per esempio abbiamo preferito Fernandez a Cannavaro. Benitez ha avuto adesso il tempo di rendersi conto del valore di tutti i giocatori a sua disposizione. Ha verificato ciò che gli serve e, per esempio, agli infortuni di Zuniga e Mesto abbiamo rimediato con Henrique e Ghoulam. Il calcio italia? Sono convinto di poterlo cambiare, così non può più andare avanti, si deve fare tabula rasa e riformare i campionati. Bisogna azzerare tutto, dalla Figc alla Lega passando per gli arbitri. Per esempio, Rizzoli lo hanno levato da noi e ha fatto un guaio da un’altra parte”.

Aurelio De Laurentiis carico come ai tempi belli: si prospetta un finale di stagione più scoppiettante di quanto a Napoli non avrebbero immaginato.

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