E’ riduttivo definire febbrile l’attesa che attanaglia Liverpool per la super sfida di domenica pomeriggio: di fronte i Reds di Brendan Rodgers, consci di giocare i 90 minuti più importanti della stagione di fronte al proprio pubblico, e il Chelsea di un sempre più arrabbiato José Mourinho, quasi rassegnato a non arrivare primo in campionato ma determinatissimo a centrare la finale di Champions League. Come vi avevamo raccontato, proprio l’impegno dei Blues mercoledì sera nel ritorno delle semifinali a Stamford Bridge contro l’Atletico Madrid, il tecnico lusitano si è arrabbiato e non poco con la Federazione Inglese, rea di non aver acconsentito a un anticipo del match al venerdì o al sabato; non solo, la FA lo ha anche deferito per le accuse, velate di ironia, rivolte all’arbitro della sfida contro il Sunderland. Con questi presupposti oggi in conferenza stampa, lo Special One si è presentato infastidito e taciturno, ma non ha potuto evitare di tornare sull’argomento, compreso quello di un probabile impiego di giovani e panchinari ad Anfield:

“La formazione di Liverpool? Aspettate domenica e vedrete, è una cosa privata. Chi gioca? No comment. Posso solo dire che io cerco di vincere sempre e sarà così anche all’Anfield. Una squadra debole? Non posso parlare perché non sono libero di farlo. Se volete una conferenza stampa più libera rivolgetevi alla Federazione”.

Non cade nel tranello delle provocazioni di alcuni dei giornalisti presenti in sala, che lo punzecchiano ancora e ancora; quando però decide di parlare lo fa in maniera autoritaria:

“Penso che il Chelsea e i tifosi del Chelsea meritino rispetto per che cosa ha fatto questo club in questi dieci anni. Noi mercoledì prossimo affronteremo la semifinale di Champions con l’Atletico Madrid in condizioni critiche per la raffica di infortuni e squalifiche. Può essere che la prossima stagione se ci sarà una squadra inglese nella semifinale di Champions la Premier si regolerà in modo diverso. Anche l’Atletico Madrid in campo domenica? In Spagna la situazione è diversa. L’Atletico deve affrontare il Valencia che ha giocato giovedì sera in Europa League, loro non potevano anticipare, noi col Liverpool sì”.

Di sicuro il buon José non andrà a Liverpool per fare una gita: lui vuole vincere e ama troppo il Chelsea per non sperare nei tre punti domenica pomeriggio. Lo stesso amore che gli consente di rispondere senza pensarci un secondo quando gli viene chiesto se fosse interessato alla panchina del Manchester United:

“Escludo al cento per cento questa possibilità. Ho lasciato il Real Madrid per tornare qui. Ho firmato un contratto di quattro anni. Ho sempre detto al Chelsea di non essere preoccupato perché questo è il club dove voglio lavorare”.

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