Fair Play Finanziario, scattano ufficialmente le sanzioni Uefa. Come anticipato da qualche giorno, sono arrivate le punizioni dal governo del calcio europeo nei confronti dei club che non hanno rispettato le regole del fair play finanziario. Nessuna esclusione dalle coppe come minacciato qualche anno fa, ormai gli effetti del nuovo corso volto a premiare i club che non “barano” sui conti, si sono tramutati in sanzioni blande, anche in caso di violazioni gravi, come nel caso di Paris Saint Germain e Manchester City. I due club, rei di aver sostanzialmente gonfiato alcune sponsorizzazioni in modo da disporre di più soldi da spendere, sono stati multati (60 milioni di euro di ammenda a testa, pagabili in tre anni) e potranno schierare nella prossima Champions League 21 giocatori anziché 25.

Sono queste le due principali sanzioni comminate rispettivamente al club francese e a quello inglese, entrambi in mano agli sceicchi, a cui si aggiunge il blocco del tetto ingaggi: la somma degli stipendi dei loro giocatori, il prossimo anno non dovrà superare quello attuale. È questo un modo, secondo l’Uefa, per limitare le spese folli nel prossimo mercato di entrambe le società. Dal comunicato ufficiale pubblicato dal sito dell’organo presieduto da Michel Platini, emergono anche sanzioni minori per altri sei club: Galatasaray (200mila euro di multa), Zenit San Pietroburgo (12 milioni di multa e rosa limitata in Europa), Rubin Kazan (6 milioni di multa e rosa ridotta a 21 giocatori per le competizioni Uefa), Trabzonspor (200mila euro di multa), Anzhi (2 milioni di multa e rosa limitata in Europa a 21 giocatori), Levski Sofia (200mila euro di multa) e Bursaspor (200mila euro di multa).

Il Manchester City, in particolare, ha replicato alla sanzione con un comunicato stampa in cui viene specificato anche che il club inglese potrà spendere nel prossimo mercato al massimo 60 milioni di euro. Dalle righe della nota, inoltre, emerge che la dirigenza dei ‘Citizens’ non farà ricorso e che nell’ultimo mese ci sono state trattative con l’Uefa, poiché ci sono visioni contrapposte su alcune norme del Fair Play Finanziario.

“Il club può confermare che è stato in trattativa con la UEFA nel corso dell’ultimo mese – in relazione all’applicazione della normativa sul Fair Play Finanziario – come è stato ampiamente riportato e comunicato dalla UEFA. Al centro di queste discussioni c’è un disaccordo fondamentale tra il club e le rispettive interpretazioni della UEFA sui regolamenti del FFP sui giocatori acquistati prima del 2010. Il club ritiene di aver rispettato le regole su questa ed altre questioni. La spesa del club sui nuovi giocatori per la finestra di trasferimento della prossima estate – conclude il comunicato del Manchester city – , al netto degli incassi sui giocatori che potrebbe vendere, sarà limitato a 60 milioni di euro”.

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ultimo aggiornamento: 17-05-2014


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