Il Real Madrid ha vinto la sua “Decima” Champions League, la coppa attesa per ben 12 anni. Al Da Luz di Lisbona è stata una notte indimenticabile per il popolo delle Merengues, che è passato dall’inferno al paradiso in 120 minuti: l’Atletico Madrid era andato in vantaggio, ma nel recupero Ramos ha trovato la rete del pareggio, poi i supplementari e la squadra di Simeone che si è scolta come neve al sole. Il tecnico argentino ha perso anche il confronto diretto con il più esperto Carlo Ancelotti, tanto criticato quest’anno per il cammino in campionato, ma ormai perdonato da tutta la tifoseria del Real.

Il tecnico italiano ha raggiunto a 54 anni lo storico traguardo della terza Champions League personale, conquistando alla fine della stagione due trofei su tre. Fare meglio al primo anno in una piazza come il Real, dove nemmeno Mourinho è riuscito ad eccellere, sarebbe stata un’impresa eccezionale. Il risultato rimane grandioso, così come immenso è stato l’affetto dimostrato sia dallo spogliatoio sia dalla piazza : ecco perché Ancelotti, come promesso, ha voluto ripagare il popolo madri dista con il canto dell’inno della Decima.

Nel teatro del Santiago Bernabeu, i ‘Galacticos’ al completo hanno abbracciato i propri tifosi , mostrando loro la ‘Decima’: uno show di cori e colori, tra la folta schiera di maglie celebrative preparate dal club con la collaborazione di Adidas, e il tanto atteso inno. Sul palco è salito anche ‘Carletto’ che con tanto di microfono e seppur con qualche pecca di intonazione, ha cantato l’inno alla vittoria.

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