L’ultimo campionato del mondo vinto dall’Argentina risale ormai a 28 anni fa, quando la Mano (e i piedi) de Dios di Maradona portarono sul tetto del mondo per la seconda volta nella storia l’Albiceleste. In questa edizione la Selección tenterà un nuovo assalto al trofeo calcistico più importante affidandosi soprattutto all’estro purissimo di Lionel Messi. Il campione del Barcellona deve ancora abbattere il muro psicologico che spesso lo frena quando indossa la maglia della Nazionale. Più di qualcuno crede che la Pulce trovi difficoltà in Nazionale perché non riesce a dare il meglio senza il supporto di un sistema di gioco collaudato come quello del Barcellona e dei suoi interpreti. Staremo a vedere cosa succederà in Brasile, nella tana dei rivali storici dell’Argentina.

Nella lista dei 30 pre convocati del commissario tecnico Alejandro Sabella (che tra qualche ora sarà ridotta a 23) figurano ben otto giocatori del campionato italiano, ma non Tevez, il grande escluso. Sono il portiere ed il difensore del Catania, Mariano Andujar e Gino Peruzzi, i tre giocatori dell’Inter Hugo Campagnaro, Ricardo Alvarez e Rodrigo Palacio, il laziale Lucas Biglia e i napoletani Gonzalo Higuain e Federico Fernandez. Dalla lettura della lista completa dei convocati risalta subito agli occhi la versa forza dell’Argentina che risiede dal centrocampo in su. Meno affidabile sembra il reparto arretrato e i tre portieri. Ad ogni modo, secondo la maggior parte degli allibratori, l’Argentina è la seconda favorita per la vittoria finale, poco dietro al Brasile.

La storia dell’Argentina ai Mondiali

E’ una nazionale emersa con la sua forza ai Mondiali nella seconda metà del secolo scorso. Fino alla fine degli anni settanta, infatti, la Nazionale argentina non ottenne particolari risultati ai Mondiali, a parte il secondo posto nella prima edizione del 1930. A tre edizioni, nel 1938, 1950 e 1954 rinunciò per scelta e nel 1970 non si qualificò, eliminata nel girone con Perù e Bolivia. Dai Mondiali di Germania Ovest 1974 (uscì al secondo turno contro l’Olanda) la Nazionale biancoceleste si è sempre qualificata alla fase finale del Campionato del mondo. Poi la grande ascesa con il primo titolo nell’edizione giocata in casa nel 1978.

Nel 1982 in Spagna l’Albiceleste viene battuta nella seconda fase a gironi dall’Italia per 2-1 e dal Brasile per 3-1 e subisce l’eliminazione. Nel 1986 il grande trionfo in Messico, quattro anni più tardi la sconfitta in finale a Roma sempre contro i tedeschi. A USA 1994 l’Argentina viene eliminata agli ottavi di finale dalla Romania. Nel campionato del mondo 1998 il cammino argentino fu fermato dall’Olanda nei quarti di finale, mentre in Asia nel 2002 vi fu una delle delusioni più cocenti del calcio argentino con l’eliminazione già nel girone. Nel 2006 l’Argentina fu fermata dalla Germania ai quarti, dopo i calci di rigore, così come nel 2010 in Sudafrica (ma in quel caso i tedeschi vinsero senza rigori).

Le qualificazioni a Brasile 2014

L’Argentina ha vinto con 32 punti il girone sudamericano, precedendo la Colombia che si è fermata a 30 punti. 9 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte il bilancio della formazione di Sabella. I risultati: inizio veemente con un 4-1 rifilato al Cile, poi sconfitta in Venezuela e deludente pari interno con la Bolivia. Tre successi di fila, con Colombia, Ecuador e Paraguay, a cui fanno seguito l’1-1 in Perù, lanciano l’Argentina, poi ancora tre vittorie con Uruguay, Cile e Venezuela, quindi 1-1 in Bolivia. Due pareggi di fila con Colombia ed Ecuador, 5-2 in Paraguay, il 3-1 al Perù e infine la sconfitta in Uruguay chiudono il cammino degli argentini.

L’allenatore: Alejandro Sabella

Il nome di Alejandro Sabella è storicamente correlato a quello di Daniel Passarella. L’attuale ct è stato il secondo dell’ex calciatore di Inter e Fiorentina alla guida di Argentina, Uruguay, Parma, Monterrey, Corinthians e River Plate. Il 15 marzo 2009 Sabella viene ingaggiato come allenatore dell’Estudiantes con cui vince la Coppa Libertadores e, un anno dopo, l’Apertura 2010. Rinuncia a una ricca parentesi con l’Al-Jazira Club per sostituire Sergio Batista alla guida della Nazionale argentina, quando viene ingaggiato il 2 agosto 2011.

La rosa dei 23

Portieri: Mariano Andujar (Catania, ITA), Sergio Romero (Monaco, FRA), Agustin Orion (Boca Juniors)

Difensori: Hugo Campagnaro (Inter, ITA), Federico Fernandez (Napoli, ITA), Pablo Zabaleta (Manchester City, ING), Ezequiel Garay (Benfica, POR), Marcos Rojo (Sporting Lisbona, POR), José Basanta (Monterrey, MEX), Martin Demichelis (Manchester City, ING)

Centrocampisti: Javier Mascherano (FC Barcelona, ESP), Augusto Fernandez (Celta Vigo, ESP), Ricky Alvarez (Inter, ITA), Lucas Biglia (Lazio, ITA), Fernando Gago (Boca Juniors), Maxi Rodriguez (Newell’s Old Boys), Enzo Perez (Benfica Lisbonne, POR)

Attaccanti: Lionel Messi (FC Barcelona, ESP), Angel Di Maria (Real Madrid, ESP), Rodrigo Palacio (Inter, ITA), Gonzalo Higuaín (Napoli, ITA), Sergio Agüero (Manchester City, ING), Ezequiel Lavezzi (Paris SG, FRA)

Il Gruppo F e il calendario dell’Argentina

Non è certamente un gruppo insormontabile quello in cui figura l’Argentina. Messi e soci non dovrebbero avere problemi contro Iran, Bosnia e Nigeria e sono i favoriti naturali per chiudere al primo posto il girone.

Rio de Janeiro
15 giugno 2014, ore 19:00 UTC-3
Argentina – Bosnia ed Erzegovina Stadio Maracanã

Belo Horizonte
21 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Argentina – Iran Stadio Mineirão

Porto Alegre
25 giugno 2014, ore 13:00 UTC-3
Nigeria – Argentina Stadio Beira-Rio

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