il Mondiale appena iniziato in Brasile non interrompe rumors e indiscrezioni di calciomercato, pane quotidiano, in estate, di dirigenti, calciatori e calciofili. Al centro delle voci non poteva non esserci la Juventus. I bianconeri non hanno ancora concluso alcuna operazione in entrata e uscita, se si esclude il ritorno al Southampton di Osvaldo per fine prestito.
Uno degli obiettivi principali dei Campioni d’Italia è l’attaccante spagnolo del Real Madrid, Alvaro Morata che piace a mezz’Europa con Arsenal e Manchester United in prima linea. I contatti tra il club bianconero e le Merengues sono frequenti ma la trattativa stenta a decollare per le elevate pretese dei madrileni, disposti a privarsi del giovane cresciuto nella cantera solo per una cifra esorbitante (circa 30 milioni) che supera di gran lunga la prima proposta di 11 recapitata da Corso Galileo Ferraris.
La cifra chiesta dal Real spaventa anche gli altri acquirenti poco disposti a spendere tanto per un centravanti destinato sì a una grande crescita ma che ha giocato appena 575 minuti in Liga con 8 gol all’attivo. Nella corsa a Morata, tra l’altro, si è inserito anche il Vilareal, unico club per il quale il Real Madrid sarebbe disposto anche ad accettare un eventuale prestito, prospettiva che però non entusiasma il calciatore che, viste le offerte, punta a una squadra di primo livello.
Proprio la volontà di Morata alimenta le speranze della Juventus che non molla. E’ di oggi la notizia riportata da Marca secondo la quale il Real avrebbe chiesto alla Juve di inserire nella trattativa Domenico Berardi, in una sorta di scambio alla pari tra due dei più promettenti attaccanti del calcio europeo. Il cartellino di Berardi è detenuto in comproprietà tra i bianconeri e il Sassuolo. A breve è previsto un incontro tra Marotta e la dirigenza emiliana per dirimere anche gli altri affari in ballo (Marrone, Zaza, Ziegler). L’intenzione della Juve è di prolungare per un altro anno la permanenza di Berardi con i neroverdi ma la proposta dei campioni d’Europa, se veritiera, potrebbe indurre a un ripensamento, specie se Conte dovesse insistere nell’acquisto di Morata.
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