L’Inter vuole sbloccare il suo mercato a prescindere dalle prime vere cessioni, quindi Kuzmanovic e Belfodil tra i primi a partire, e non fermarsi all’acquisto a parametro zero di Nemanja Vidic. Gli sforzi per accontentare Mazzarri sono a centrocampo e in attacco, dove Thohir chiede ingegno ai dirigenti per piazzare i primi due colpi il prima possibile: l’offensiva come noto è andata sul mediano francese M’Vila (una testa molto particolare) e su Stevan Jovetic, volto già ben noto ai calciofili italiani.

Per il primo porte spalancate da parte del Rubin Kazan (fu già vicinissimo al Napoli a gennaio) anche se il sogno di Mazzarri è ottenere sia lui che il pupillo Behrami. Anche perché c’è un Guarin in uscita conclamata. E proprio il destino di Guarin sembrava potesse incrociarsi con quello del desideratissimo Jovetic.

Il montenegrino rivuole l’Italia, ma rivorrebbe anche un grande palcoscenico nel quale rifarsi dopo un anno da campione d’Inghilterra vissuto da comprimario. L’entourage dell’ex viola non scarta per nulla l’ipotesi milanese, ma nicchia in attesa di vedere se ci sono evoluzioni in ambito Juventus e Napoli.

Il punto critico però è che i citizens non ci sentono di fronte alla formula del prestito con diritto di riscatto, e anzi continuano a valutare Jovetic 25 milioni. In più Guarin non interessa a Pellegrini, mentre l’Inter confidava nel colombiano come possibile contropartita tecnica per abbassare notevolmente il cash. E tutto diventa tremendamente più complicato per Ausilio e soci.

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