Alessandro Nesta, difensore centrale che ha fatto la storia del calcio italiano, Campione del Mondo con la nazionale azzurra ai mondiali di Germania 2006, bandiera del Milan degli anni 2000 e grandissimo rimpianto mai metabolizzato del tutto da parte della Lazio costretta a cederlo nel 2002 a causa dei problemi finanziari dell’allora presidente biancoceleste Sergio Cragnotti, è tornato a parlare della situazione del club rossonero nel quale ha militato per dieci stagioni, vincendo tutto.

Nesta, che attualmente fa parte del staff tecnico del Montréal Impact, il club canadese militante nel campionato statunitense MLS con il quale ha scelto di terminare la propria carriera agonistica precisamente nel febbraio scorso, è stato intervistato da Milan Channel, il canale tematico dedicato ai rossoneri.

Lo storico numero 13 ha commentato l’arrivo di Filippo Inzaghi alla guida della compagine rossonera che, dopo due stagioni trascorse ad allenare i giovani, quest’anno è stato chiamato dalla società di Via Aldo Rossi per ridare stabilità ad una panchina che, durante la stagione scorsa, ne ha viste di ogni.

Secondo Nesta, l’arrivo di Inzaghi, uno dei tanti giocatori con cui ha condiviso una serie di importanti vittorie, può portare al Milan una ventata di positività. L’ex difensore, infatti, è certo che al Milan si è sulla strada buona per ricostruire uno “zoccolo duro” necessario per riportare il club ad alti livelli:

L’andamento della scorsa stagione è stato un po’ così. Grandi cose e poi cali inaspettati: non c’è stata continuità. Non siamo mai stati padroni del campo. Io penso che il Milan abbia cambiato tantissimo in questo periodo. Per anni abbiamo avuto un gruppo importante, molti della vecchia guardia se ne sono andati e solo ora lo zoccolo duro della squadra si sta ricreando. Per ottenere dei successi bisogna puntare proprio su questo gruppo importante e poi mettere due innesti all’anno per migliorare.

Alessandro Nesta, che fuori dal campo è sempre stato un uomo schietto, diretto e poco incline ad utilizzare giri di parole, non si è nascosto e ha ammesso anche che l’entusiasmo e la positività potrebbero comunque non risultare sufficienti e che il Milan, quindi, ha bisogno di effettuare colpi importanti sul mercato per ripartire:

Inzaghi porta entusiasmo e coinvolge la gente, ma non basta solo questo. Servono anche i risultati e per tornare a vincere servono anche i giocatori importanti. Non ho nessun consiglio da dare per il mercato rossonero. Il Milan prima poteva spendere certe cifre, ora no. Non è una questione d’idee bensì di disponibilità economica.

Parlando dei campionati mondiali di calcio, infine, l’ex calciatore 38enne ha ammesso di fare il tifo per il Brasile, ora che l’Italia è stata eliminata. Nesta, infatti, ha speso parole di stima e ammirazione per Thiago Silva, difensore brasiliano e capitano della Selecao, compagno di reparto al Milan dal 2009 al 2012.

Nesta ha anche caldeggiato l’ingresso di Paolo Maldini nello staff dirigenziale della Figc.

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