Nei giorni scorsi qualcuno ha avanzato l’ipotesi di assegnazione definitiva della Coppa del Mondo domenica prossima al Maracanà. Di fronte si troveranno due nazionali, Germania e Argentina, che si sono già incrociate due volte in una finale mondiale, e che hanno entrambe in bacheca due coppe del Mondo. Una delle due, dunque, salirà per la terza volta sul tetto del Mondo dal 1974 ad oggi, ossia da quando è stato disegnato da Silvio Cazzaniga il nuovo trofeo che prese il posto della Coppa Rimet assegnata definitivamente al Brasile.

Cosa ne sarà ora della Coppa del Mondo? Nei giorni scorsi è circolata una bufala, secondo la quale il trofeo andrà a finire nella sede di una tra le federazioni che se la contenderanno in finale, l’AFA o la DFB. Tutot falso, perché la Fifa non ha alcuna intenzione di assegnare in via definitiva la coppa del Mondo. Lo specifica proprio il Governo del calcio mondiale tramite il proprio sito ufficiale, puntualizzando inoltre che il trofeo non sarà dato ai vincitori nemmeno in via temporanea, come successo in passato. La “vera” Coppa del Mondo sarà nelle mani dei vincitori giusto il tempo della premiazione, poi sarà subito sostituita da una replica molto meno preziosa. La decisione della Fifa è irrevocabile ed è stata presa in seguito ai danneggiamenti subiti dalla coppa durante le custodie precedentemente assegnate alle federazioni che l’hanno conquistata, e dopo il furto della Coppa Rimet, rubata nel 1983 nella sede della federcalcio brasiliana e mai più ritrovata.

La Coppa del Mondo originale è alta 36,8 cm e pesa circa 6 Kg: è stata realizzata in oro 18 carati con inserti di malachite presenti sulla base. Questo trofeo sarà utilizzato dalla Fifa fino a quando rimarrà spazio per scriverci il nome dei vincitori: in attesa di giocare Germania-Argentina domenica prossima, gli spazi liberi sono ancora sette, quindi la Coppa di Cazzaniga sarà utilizzabile fino ai Mondiali del 2038. Poi, presumibilmente, sarà realizzata una nuova coppa. Tutta nuova?

Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG


Sampdoria, Massimo Ferrero: “Braida? Non posso permettermi uno da 1,6 milioni di euro”

Romero para-rigori ed eroe argentino: solo due anni fa perdeva dal dischetto contro la Juve Stabia