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Il piano del Roma sta venendo a galla: chiudere per due difensori prima di salutare Benatia e andare alla cassa per ripagarsi dello sforzo monetario intrapreso per Iturbe. Poi un attaccante ancora, possibilmente poliedrico, che sappia giocare da esterno offensivo ma all’occorrenza anche da prima punta. Non un big tipo Jackson Martinez, ma un giocatore sufficientemente esperto da poter calcare la scena internazionale.
Insomma, spuntano chiaramente anche i nomi direttamente dall’ambiente giallorosso: Astori, che duello vinto con la Lazio, per avere una alternativa a Castan in una stagione che si prospetta molto più dura di quella precedente; il parmense Paletta, prenotato da tempo, al quale è stata chiesta pazienza proprio in relazione al destino di Benatia che comunque alla società ha parlato chiaro. Due operazioni simmetriche, da non più di 6/7 milioni di euro l’una, sulle quali ci sarebbe l’avallo di Garcia.
Infine, per l’attacco, in pole c’è Victor Moses, il nigeriano in uscita dal Chelsea, che costa relativamente poco (8/9 milioni) e che nelle idee di Sabatini e staff rappresenterebbe qualcosa di simile all’operazione Gervinho messa in piedi un anno fa con l’Arsenal nello scetticismo generale. Visto all’opera di recente anche ai mondiali, piace perché duttile e abituato a giocare a ritmi alti come si conviene in Premier League.
La trattativa è stata imbastita sotto traccia, e anche se non c’è fretta sono attesi nuovi risvolti già nel corso della prossima settimana: Mourinho ha fretta, ma non vorrebbe neppure essere costretto a un nuovo prestito come accaduto l’anno passato quando fu “parcheggiato” a Liverpool.
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