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Prima intervista ufficiale da romanista per Davide Astori. L’ex difensore del Cagliari si è presentato alla stampa e ai tifosi giallorossi dispensando entusiasmo ed ottimismo per la prossima stagione in giallorosso. Non potevano mancare le domande sulle modalità del trasferimento alla Roma che all’ultimo momento è riuscita a superare la Lazio. I cugini non avevano trovato un accordo con il club di Giulini. Lotito, nei giorni susseguenti, ha risposto che Astori non era l’obiettivo principale del calciomercato biancoceleste e ha detto che l’ex cagliaritano non è Maradona. Astori, oggi, ha risposto alla battuta del presidente laziale:

“Sono felice di essere qua, le sensazioni sono molto positive. Ho preso il 23 perchè è il preferito del mio vecchio presidente, Cellino. Lazio? Trattativa enfatizzata dai media: non è andata in porto, poi si è presentata la Roma e ora sono qua. Lotito dice che non sono Maradona? Ovvio, giochiamo in posizioni diverse…”

Astori è molto carico e ottimista per la stagione 2014/2015. Il giocatore lombardo inizierà una nuova avventura in un club che punta a vincere lo scudetto: “Anni fa non andai allo Spartak Mosca: scelta mia, condivisa tra l’altro dal presidente. Avevo come obiettivo la Nazionale, perciò preferivo restare in Serie A. Il ruolo? Posso adattarmi, sarà il mister a decidere”.

La delusione per la mancata convocazione in Nazionale non si cancella, Astori spiega che non se l’aspettava prima di dire che la Roma è attualmente il club italiano più forte:

“Per me è stata una delusione. Facevo parte del progetto da 3 anni e il Mondiale è il coronamento di un sogno. Adesso però inizia una nuova stagione e io sono entusiasta di perseguire nuovi obiettivi. Per me è grande gioia giocare nel club italiano più forte e giocare in questa squadra dà più appeal rispetto in un club meno forte della Roma”.

L’obiettivo di Astori è riprendersi la Nazionale giocando ben con la Roma: “Si possono fare tutte e due le cose, ho la possibilità di giocare per il club più forte d’Italia e ho più chance di tornare in Nazionale“.

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