Si muove il Coni. Il presidente Giovanni Malagò ha detto di essere pronto a intervenire e di chiedere a Carlo Tavecchio di fare un passo indietro nella corsa alla presidenza della Figc. Il che, però, non significherebbe che una cosa: il commissariamento della Federazione.

E dire che Malagò giovedì dovrebbe entrare ufficialmente in ferie. Cosa che avverrà, ma con la possibilità di rientrare subito per risolvere una situazione che è diventata ingarbugliatissima. Con la Lega di serie A che è ormai divisa e non più unita sul nome dell’attuale capo della Lega Dilettanti. L’11 agosto potrebbe arrivare una situazione di parità tra Tavecchio e Albertini. Ecco perché il Coni ha deciso di muoversi alla svelta.

L’appuntamento di Fiumicino è dietro l’angolo. Gli ostacoli per Tavecchio si moltiplicano e così il Coni è pronto a tirare fuori dal cassetto il piano di riserva: appunto, il commissariamento. In un’intervista a Repubblica, il presidente del ConiMalagò ha elogiato il programma di questi, ma ha anche ricordato l’impossibilità a realizzarlo “per le troppe cambiali da pagare”, spezzando una lancia verso Albertini, il cui successo però apparirebbe molto difficile.

Il commissariamento potrebbe arrivare anche prima delle elezioni. E scatterebbe automaticamente se i due candidati si ritirassero o se lo scarto tra i due fosse minimo causando l’ingovernabilità del calcio. A quel punto, il Coni avrebbe l’obbligo di intervenire in prima persona, assumendosi la responsabilità della scelta di commissariare il nostro calcio.

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ultimo aggiornamento: 05-08-2014


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