Antonio Conte è il primo nome sulla lista per diventare nuovo commissario tecnico dell’Italia. Inutile girarci intorno. Da quando l’allenatore leccese ha deciso di lasciare la Juventus, ha scavalcato tutti ed è tuttora il nome migliore che il nuovo presidente della Figc, Carlo Tavecchio, è in grado di spendere.

I due si sentiranno al telefono questa mattina prima di mezzogiorno, scrive La Gazzetta dello Sport in edicola oggi. Non sarà facile avere il sì di Conte, ma Tavecchio cercherà il più possibile di venire incontro ai desideri del mister tri-campione d’Italia con la Signora. L’idea è di trattare la Nazionale come un club e di mettere l’azzurro al centro del progetto del calcio italiano.

Conte, infatti, in caso di assenso diventerebbe il coordinatore di tutte le squadre nazionali, ruolo che era già stato disegnato per Cesare Prandelli, prima delle dimissioni del commissario tecnico del fallimento in Brasile. Conte vorrebbe un ingaggio che la Federazione non è in grado di dargli, potendo arrivare al massimo a 1,7 milioni di euro all’anno. Allora, Tavecchio farà leva su altro. Sabato, sempre secondo la rosea, in caso di fumata bianca oggi, potrebbe arrivare addirittura la firma.

Di tempo, del resto, non ce n’è molto: il 4 settembre c’è l’amichevole a Bari contro l’Olanda, il 9 a Oslo l’incontro con la Norvegia che apre le qualificazioni a Euro 2016. Chiunque verrà scelto, in caso di no di Conte, sarà una seconda scelta. E c’è Alberto Zaccheroni in pole, davanti a Roberto Mancini e Luciano Spalletti. Si è fatto pure il nome di Francesco Guidolin, magari affiancato da uno tra Fabio Cannavaro e Antonio Cabrini. O le soluzioni interne, che portano a Marco Tardelli e Claudio Gentile. La nomina ufficiale dovrebbe avvenire il 19 agosto: Con-te o senza di te.

Abbiamo lasciato per ultime le condizioni, i paletti che metterà Conte: convocazione dei famosi stage con i club che non dovranno fare storie per lasciar partire i convocati, nessuna ingerenza esterna nella gestione della Nazionale, scelta dello staff, codice disciplinare rigoroso ed equo. Nessuna pretesa che l’azzurro diventi il trampolino di lancio dei giovani. Perché, con Conte, si punterebbe a vincere fin da subito, da Euro 2016.

Antonio Conte

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ultimo aggiornamento: 12-08-2014


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