E’ tutto sommato positivo, l’esordio della Juventus di Massimiliano Allegri nella prima giornata della Serie A 2014-15. Nonostante il risultato striminzito e la vittoria di misura ottenuta contro il Chievo in trasferta, i primi tre punti dei bianconeri non sono certo arrivati per il rotto della cuffia.

La squadra di Allegri (che, non a caso, è uscito dal campo letteralmente inviperito a fine partita) ha da rimproverarsi soltanto una quantità notevole di occasioni da gol gettate al vento anche se, a dire il vero, la fortuna non ha propriamente girato per il verso giusto.

Nonostante ciò, il gol che ha deciso la partita, però, è arrivato proprio grazie alla buona sorte. Al quinto minuto, infatti, su calcio d’angolo battuto lungo da Tevez, Caceres ha colpito di testa per mettere il pallone nuovamente in mezzo all’area. La sfera ha colpito Biraghi che ha involontariamente beffato il proprio portiere, mandando in vantaggio gli avversari.

A quel punto, la strada è sembrata essere assolutamente in discesa e, infatti, la Juventus ha dominato il primo tempo: prima del gol, la prima occasione è arrivata dopo neanche un minuto, sul piede di Tevez; dopo il gol, abbiamo assistito ad una doppia chance in area per Vidal, ad un colpo di testa sempre del cileno terminato sul palo, ad un gran sinistro di Coman (che oggi ha confermato le ottime voci che girano sul suo conto), ad una traversa di Tevez e ad una seconda traversa ad opera di Caceres.

Considerando che il Chievo non ha prodotto nessun’azione da gol pericolosa, se la Juventus fosse ritornata negli spogliatoi con il risultato provvisorio di 0-3/0-4, nessuno avrebbe avuto nulla da ridire.

Nel secondo tempo, la Juventus, nonostante un altro tiro pericoloso di Coman, ha subito una flessione e il Chievo, grazie anche all’entrata di Paloschi, più propositivo di Schelotto, ha cominciato a farsi vedere dalle parti di Buffon e a prendere fiducia nei propri mezzi.

A questo punto della partita, forse, Massimiliano Allegri, ripensando a tutte le occasioni sprecate, ha iniziato ad avvertire un nervosismo sempre crescente.

La Juventus, però, si è successivamente ripresa, creando nuove occasioni da gol, non concretizzate, con una punizione di Tevez e con un colpo di testa del neo-entrato Llorente. Qualche minuto dopo, lo spagnolo è stato addirittura anticipato da un avversario a porta praticamente vuota.

Ad un quarto d’ora dalla fine, è arrivata la più nitida occasione per il Chievo ma Buffon, che fino a quel momento ha vissuto la partita praticamente da spettatore, ha timbrato il cartellino su tiro di Maxi Lopez.

Nei minuti finali, la Juventus ha gestito il pallone, provando a chiudere la partita senza lasciare al Chievo occasioni per ripartire.

Il fischio finale è arrivato con una tragicomica espulsione di Eugenio Corini, che nel tentativo di restituire la sfera ad un suo giocatore ha calciato il pallone all’interno del campo di gioco, e con la precitata sfuriata di Allegri.

Nonostante gli sprechi, buona la prima per la Juventus.

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